Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

lunedì 29 gennaio 2018

Un quarto di secolo

Il primo paragrafo è quello fondamentale affinché il lettore si interessi da subito alla storia che si sta accingendo a leggere...
«Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, un giovane principe viveva in un castello splendente. Benché avesse tutto quello che potesse desiderare, il principe era viziato, egoista e cattivo...»
...
«Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.»
...
«È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un'ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie.»

Ecco. L'inizio è sempre stato un problema quando scrivo una nuova storia, perché la fine può sempre cambiare in base a ciò che succederà nel mezzo, ma l'inizio è determinante.
La nostra storia inizia così:
Era il 27 Gennaio 1993, quel giorno a Napoli faceva freddo, i Giorni della Merla erano alle porte e quello di sicuro era uno dei più freddi di quell'inverno, ed è tutto dire per la "città del sole". Il Giorno della Memoria sarebbe stato istituito solo dodici anni dopo ed il 27 Gennaio fino ad allora poteva essere ricordato per altri motivi: la scomunica di Dante dalla città di Firenze, la nascita di Mozart, Thomas Edison che brevettò la lampadina ad incandescenza, il suicidio di Tenco a Sanremo... Insomma, di eventi storicamente rilevanti il 27 Gennaio ne aveva avuti molti e poco cambiava che in una clinica a Posillipo, proprio in quel freddo giorno, sarebbe nata una bambina, insieme a chissà quanti altri nel resto del mondo... La verità è che quella bambina non sarebbe dovuta affatto nascere in quel giorno, ma almeno una ventina di giorni più tardi; tuttavia già allora, quando verso le sei del mattino aveva rotto le acque, si intuì che quella bambina sarebbe stata un soggetto un tantino ansioso che avrebbe sempre avuto fretta, fretta di fare tutto, soprattutto fretta di sognare. E, dopo dodici ore di travaglio, nacque Helda, di appena due chili e quattrocento.
Helda non era una principessa, non viveva in un castello incantato, con il suo canto magico non otteneva l'aiuto degli animali del bosco e soprattutto non aveva bisogno di un principe per cambiare la sua vita perché sarebbe stata lei stessa il pilastro su cui avrebbe sempre fatto affidamento.
Helda però era una bambina con tanti sogni e crescendo si è trovata davanti a sfide e traguardi che le hanno fatto capire che sognare è la parte facile, poi c'è tutto il resto. 
E ora Helda è adulta, continua ad essere ansiosa e ad avere fretta e continua a sognare molto più ad occhi aperti che quando dorme. 
festeggiato i miei venticinque anni, un quarto di secolo, e li ho festeggiati quasi come da un mese avevo programmato: con dei buoni amici, con i palloncini a forma di 25 e la crostata di crema pasticcera e fragoline (quando uno dice le priorità eh!) e con tanti sorrisi. E sono stata felice. Lo sono stata nonostante ancora non abbia trovato un lavoro e questo mi fa star male (ma Helda, i sogni sono facili, realizzarli invece è molto più impegnativo e devi perseverare) e nonostante un'assenza. Quest'anno non ci sono stati occhi del colore del caffè che mi hanno guardata, non ci sono stati regali teneri, croissant alla crema, né baci dolci ed appassionati o effimere dichiarazioni di appartenenza. E nemmeno un messaggio d'auguri. Niente. Perché le cose in un anno possono cambiare tanto ed alcune persone che sembravano far parte della tua vita, alla fine vanno via e non si può fare altro che lasciare che le cose vadano esattamente così, ricordando che se ami qualcuno devi lasciarlo libero. Libero e così lontano perché l'altra parte della città può rivelarsi una distanza ben maggiore di quanto si pensa.
Ma va bene così.
L'amore finisce, le infatuazioni passano, chi ti è piaciuto un tempo poi smette di attrarti successivamente. È così che va. E ciò che importa non è quante persone non siano più nella tua vita rispetto agli anni precedenti, o quanti colloqui farai prima di trovare finalmente un lavoro, ciò che conta è essere felici ed io, questo 27 Gennaio ad esattamente venticinque anni dalla mia nascita, lo sono stata e l'obiettivo, prima del lavoro, dei sogni, dei viaggi e dell'amore, è continuare ad essere smisuratamente felice perché questo è solo l'inizio della storia.