Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

martedì 29 maggio 2012

Nightmare.

Conosco questo viale, ci ho passato tutti i lunedì con papà quando ero piccola, ho festeggiato le mie promozioni alle elementari... Sì, è quasi una seconda casa questa traversa di Viale Kennedy, ho passato tutta l'infanzia tra lo Zoo, il bowling, il parco d'Oltremare e l'Edenlandia... È lì che stiamo andando.
Scorgo l'insegna e la musichetta snervante. Un tempo sarei stata contentissima di andare all'Edenlandia, da piccola avrei passato la mia vita lì, ma adesso è diverso... È finita la magia. Quando ero piccola mi sembrava il posto più bello del mondo, adesso mi sembra solo un vecchio lunapark che sta praticamente cadendo a pezzi per colpa delle speculazioni del direttore. C'era il progetto di unire l'Edenlandia e lo zoo qualche anno fa, a me sembrano millenni... Non se n'è mai fatto niente. Gli animali sono morti quasi tutti, alcuni per malattie, altri sono morti di fame, questo mi fa odiare i gestori; vicino la vasca delle foche è rimasto solo uno struggente cartellone con la scritta "Willy ringrazia tutti per il sostegno, ma la sua malattia era più forte di lui", mi vengono i brividi ogni volta che ci ripenso. Poche cose mi fanno stare davvero male, i maltrattamenti sugli animali sono una di queste!
Ritorno a pensare alla strada, prima che la rabbia si impossessi di me. Stiamo entrando nell'Edenlandia... Aspetta, stiamo?
Sento una piccola manina stretta nella mia, abbasso lo sguardo e vedo una bambina felice e saltellante. Ha i boccoli castani ed un vestitino rosa con le maniche a palloncino, in netto contrasto con il mio abbigliamento sportivo... I suoi occhioni scuri e il suo sorriso mi fanno venire i brividi. Sono io da piccola.
Saltella contenta e mi tira per fare presto. Le giostre sono tutte in movimento, sebbene non ci sia nessuno sopra, in effetti non c'è nessuno apparte me.
Passiamo per il chioschetto dove si possono comprare le graffe. L'odore è inconfondibile, è ancora impresso nella mia mente sebbene sia passato tanto tempo. E come la madeleine per Proust, la graffa dell'Edenlandia mi riporta alla mia infanzia e con lei vicino, sembra che l'attivazione della mia memoria involontaria sia ancora più veloce, senza che abbia deciso di fare nessuna ricerca del tempo perduto.
Mi tira distogliendomi ancora una volta dai miei pensieri. Detesto la sua felicità, è così felice in un momento inopportuno. Percorriamo velocemente la discesa che porta alle altre giostre, so dove vuole andare. In fondo ci sono i tronchi, la mia giostra preferita, o almeno lo era anni fa, alla sua età. Nella grotta c'erano i pirati, poi li levarono e misero un cartellone con l'immagine dei dinosauri e sopra la scritta "Stanno Arrivando", in sottofondo c'erano anche i ruggiti... Non sono mai arrivati. Dopo un po' era sparito il cartellone, ed erano rimasti solo i suoni un po' meccanici, poi sono spariti anche quelli ed è aumentata la puzza di acqua stagnata.
Ma non va verso i tronchi, o almeno non sono quelli il suo obbiettivo. Si avvinina al muro che divide l'attrazione dei tronchi dalla casa dei fantasmi, è ricoperto da una pianta rampicante.
La sposta con la sua piccola manina e ci troviamo davanti un altro lunapark, più piccolo, ma decisamente più bello dove c'è tanta gente. Mi ricorda un po' il parcogiochi allestito per il fourth july al Carney Park, ecco un altro ricordo offuscato della mia infanzia. Mi lascia la mano e scappa nell'altro parcogiochi e prima che possa raggiungerla, la pianta rampicante forma un muro che mi divide per sempre da lei. Il terrore si impossessa di me.
Ogni volta che faccio questo sogno/incubo - e ormai sono anni che si ripropone -, mi sveglio terrorizzata... Freud diceva che i sogni sono dei cassetti del nostro subconscio. Beh, devo ammettere che questi cassetti fanno più paura dei cassetti del mio armadio in cui gli indumenti fanno la guerra a causa del mio disordine... 

Volevo concludere questo post con qualcosa di utile...
I numeri d'emergenza per le zone colpite dal terremoto:
Ferrara0532771546
Modena: 059200200
Mirandola0535611039
San Felice800210644
Cento3332602730
Inoltre volevo ricordare che è attivo un numero a favore dei terremotati dell'Emilia al quale si può inviare un SMS al costo di 2€: 45500.
Tenete botta.


domenica 27 maggio 2012

Viaggi... mentali.

24 maggio 2012. Concerto dei Coldplay a Torino.
25 maggio 2012. Concerto di Luciano Ligabue al Royal Albert Hall di Londra.
27 maggio 2012. Concerto degli About Wayne a Caserta.
Sì, nel giro di quattro giorni ci sono stati tre bei concerti... Per quanto riguarda quello dei Coldplay e quello di Ligabue, più che concerti li definirei eventi imperdibili e impossibili e per me anche irraggiungibili... Invece quello degli About Wayne era perfetto, ma non ho ancora la patente e sono vincolata dagli impegni dei miei genitori.
Magari questo è un buon incentivo per cercare di imparare a portare bene la macchina durante le lezioni di guida, per fare l'esame di pratica al più presto. A diciannove anni e mezzo, mi secca un po' scroccare sempre passaggi dai miei genitori, da mia cugina, dalle amiche... Insomma, voglio guidare e poi voglio concedermi un viaggetto da sola.
Io, la strada, la musica... È un desiderio che ho da un po', girare l'Italia da Napoli fino a Milano da sola in macchina. Una sorta di On The Road di Kerouac (giusto per tornare alla mia tesina), però con modalità un po' differenti.
Ho sempre immaginato questo viaggio d'estate, forse verso settembre, quando il caldo non è così eccessivo da provocarmi continui cali di pressione. Partirei di mattina presto, la prima sosta sarebbe all'Autogrill "Casilina" per un caffè e per comprare una bottiglina d'acqua e poi dritto verso Roma, dove passerei mezza giornata, un po' di shopping a Via Del Corso, una bella focaccia con patate nella focacceria in una traversa vicino Fontana Di Trevi e poi di nuovo in macchina... Verso Firenze, farei un giro per la città e poi andrei a cena, ci sarebbe anche un concerto in qualche locale, qualche band emergente e poi andrei a dormire in un bad and breakfast nei dintorni. Dopo un giro in alcune città della Toscana, riprenderei il mio viaggio, verso Rimini e Riccione per un bagno a mare, un po' di sole ed un cassone a Piazza Fellini e poi di nuovo in viaggio fino a Verona dove passerei la notte. Ripartirei il giorno dopo subito dopo pranzo per Trieste, l'ultimo pernottamento, prima di raggiungere Milano il giorno dopo ancora e passare lì qualche giorno.
Sì, sembra un po' impossibile come viaggio. Basti solo pensare che la benzina quasi costa più di una camera d'albergo... Però se un cagnolino riesce a seguire un gruppo di ciclisti per ventiquattro giorni, correndo per tantissimi chilometri e trovando non solo una famiglia ma anche la fama dato che questa storia ha fatto il giro del web, allora non è detto che questo mio viaggio on the road debba per forza essere impossibile.
Vi auguro la buona notte, è raro che scriva a quest'ora, però solo ora ho trovato l'ispirazione... In questi giorni sarò assente, perchè si avvicina l'esame e con esso anche il mio studio frenetico.

giovedì 24 maggio 2012

On the road.

Oggi, 24 maggio, è il compleanno di Bob Dylan.
Prima che tra i commenti mi ritrovi - giustamente! - una sfilza di sticazzi, volevo specificare che per me la figura di Dylan è molto importante. Sarà che forse è il cantante preferito di mio padre e che inevitabilmente piace anche a me e che ogni volta che alla radio passa "Knocking On Heaven's Door", lui ed io la cantiamo insieme e mi emoziona tanto; o forse sarà che grazie ai testi meravigliosi di Dylan io ho fatto numerosi articoli di giornale che mi hanno portato ad avere voti alti al liceo, oppure che proprio una sua canzone mi ha dato l'incipit per la tesina dell'esame di stato... Comunque sia, credo di poter affermare, che Bob Dylan sia il mio mito per eccellenza.
Così il suo compleanno e l'hashtag di tendenza su Twitter riguardo On The Road, il rifacimento cinematografico dell' omonimo romanzo di Jack Kerouac, mi hanno dato lo spunto per questo post, che volevo scrivere da un po'. Riguarda proprio la mia tesina, che è stata - almeno per me - la cosa migliore della mia maturità. E visto il periodo, non mi sembra tanto inappropriato questo post, dato che si avvicinano gli esami di stato... questa volta non per me, per fortuna!
Forse non ve ne può fregare di meno di un post lunghissimo occupato dal mio discorso, o forse vi può aiutare per la vostra tesina... Insomma, prendetelo per un post ad alto livello culturale, che con tutte le fregnacce che scrivo, ogni tanto ci vuole, per disintossicazione.

"How many roads must a man walk down before you can call him a man?" ecco la frase iniziale di una delle più famose canzoni di Bob Dylan, "Blowin' In The Wind", pubblicata nell'LP "The Freewheelin' Bob Dylan". Nella canzone Dylan si pone delle domande su tematiche sociali; nella prima frase, appunto, si domanda "quante strade deve percorrere un uomo prima che possa essere chiamato uomo", ovvero, cosa deve fare un uomo per essere considerato come gli altri. La canzone continua con altri interrogativi a cui Dylan non riesce a dare delle risposte perchè quest'ultime si perdono nel vento. L'artista, attraverso i suoi testi, si è fatto più volte portavoce di denunce sociali e temi impegnati, probabilmente ispirato anche dal movimento culturale che si stava diffondendo in America tra gli anni '50 e '60 e che ha in qualche modo spianato la strada alla rivoluzione del Sessantotto, ovvero la Beat Generation, il cui aspetto letterario è strettamente legato con la musica, dal Rock, al Jazz al Pop. Non a caso Allen Ginsberg scrisse che con Dylan la poesia aveva fatto il suo ingresso nel juke-box. Il manifesto indiscusso di questo movimento è il romanzo di Jack Kerouac, "On The Road". Scritto in tre settimane, il romanzo è un tipico esempio dell'innovativa prosa ritmica che lo stesso scrittore paragona alla musica Jazz. La Beat Generation, così come "On The Road", sottolinea il rifiuto delle regole e la ribellione di questa generazione; non a caso il viaggio che compiono Sal e Dean - i due protagonisti del romanzo - dalla East Coast alla West Coast, è inteso come vagabondaggio senza meta seguendo la linea degli Hobo (gli homeless, senza casa), infatti i due si spostano continuamente quasi come se stessero fuggendo da sè stessi e il viaggiare diventa un fine, come se lo scorrere della strada avesse la funzione di annullamento del proprio io. Un altro vagabondaggio senza meta, è stato affrontato circa un secolo prima dal poeta francese Verlaine insieme al suo compagno Rimbaud, durante il loro viaggio-erranza per le strade del Belgio e dell'Inghilterra. Questo è proprio il tema principale di una delle raccolte del poeta maledetto, "Romances Sans Paroles", le cui poesie sono ricche di nostalgia e sono caratterizzate dalla musicalità, che per Verlaine come per i Simbolisti in generale, era l'aspetto più importante in una poesia. Anche il loro in qualche modo è stato un percorso di ribellione: hanno sconvolto la società benpensante con una vita dissoluta basata sull'alcol, tutti i tipi di droga e una relazione omosessuale. Ma il concetto di strada può essere allargato a qualcosa di più di un percorso senza meta, questo è il caso degli zingari, dei gitani... un popolo nomade che ha fatto della strada la propria vita. I gitani sono i grandi protagonisti di una delle opere più importanti di Federico Garcìa Lorca, uno dei maggiori esponenti della Generation de 27 il cui successo mondiale è dovuto proprio alla pubblicazione nel 1928 del "Romancero Gitano". In questa opera Lorca vuole rappresentare le minoranze e in particolare i gitani che da popolo emarginato diventano un vero e proprio mito moderno. Inoltre il poeta è particolarmente vicino a questo popolo, ne condivide la sofferenza e partecipa alla loro ribellione. Il concetto di vagabondaggio, di viaggio a stretto contatto con la strada, senza una meta precisa, è espresso anche dal poeta italiano Vincenzo Cardarelli, nella sua poesia "Incontro Notturno". Nella poesia Cardarelli immagina un incontro notturno con un vagabondo, che ha girato il mondo e che può considerare ogni posto la sua casa. In realtà la figura del vagabondo, che gira continuamente senza mai avere una destinazione, riflette l'artista agli inizi del Novecento. Gli artisti ormai hanno perso il ruolo centrale nella società che avevano al tempo delle corti e si sentono esattamente come un vagabondo che è costretto ad adattarsi ad ogni situazione per sopravvivere. Sulla falsa riga vi è anche la fuga di Enclopio dall'ira del Dio Priapo; infatti i tre protagonisti principali del Satyricon - il romanzo di Petronio - sono costretti a continui spostamenti senza meta per scappare dal volere degli dei. Il romanzo comincia con Enclopio che scappa da Marsiglia ed arriva in Italia, in una urbs greca - forse Pozzuoli - dove si innamora del giovane Gitone. Successivamenti i due incontrano il vecchio poeta vagabondo Ascilto con il quale affrontano numerose avventure e sono costretti a continui spostamenti. Il romanzo è irriverente, carico di ironia e di una satira sottile, dove il tema dell'impotenza del protagonista non è solo un elemento tragicomico, ma sottolinea anche l'impotenza degli intellettuali nella Roma corrotta di Nerone. La strada è stata spesso rappresentata nel quadri, facendo da sfondo a vari soggetti come ad esempio "L'Urlo" di Munch, ma anche in altre opere delle avanguardie che esaltavano tutto ciò che derivava dal progresso e dall'innovazione. Questo è il caso del quadro "Mistero e malinconia di una strada" di Giorgio De Chirico, uno dei maggiori rappresentanti della Metafisica, avanguardia italiana insieme al Futurismo. Nel dipinto c'è una strada delimitata da due palazzi cinquecenteschi, il cui gioco di luce ed ombra tende a schiacciare la figura della bambina che gioca con una ruota e più avanti si scorge un'ombra deformata e inquietante, infatti le arcate sembrano nascondere presenze che non si manifestano alla vista dell'osservatore.

mercoledì 23 maggio 2012

Il 23 mi porta fortuna.

Forse fare gli esami il ventitre non è poi così male. Ad un mese dal mio primo esame all'università che mi ha dato la forza di andare avanti e non rinchiudermi nel mio piccolo guscio come un baco da seta, oggi ho fatto l'esame di teoria per la patente. Inutile dire che ero in ansia, perchè io sono sempre in ansia, anzi... il corpo umano è composto al 90% d'acqua, il mio al 90% d'ansia!
Arrivata alla motorizzazione mi sembrava di essere entrata nell'arena di Hunger Games, come se tutti gli altri fossero dei nemici da eliminare e probabilmente anche loro hanno avuto la stessa sensazione perchè sentivo le loro occhiatacce trafiggermi la schiena... Ma forse era solo l'ansia a livelli altissimi che mi ha fatto avere questa sensazione; comunque, apparte un paio di domande impossibili, tutto il resto del test è stato abbastanza facile e sono stata promossa, quindi sono semi-patentata e questo vuol dire che tra poco ci sarà un nuovo pericolo sulle strade! Io vi ho avvisati...
Adesso aspetto di fare l'esame di drammaturgia che sinceramente mi spaventa un po' di più rispetto a quaranta domande per la patente, mi ritengo a buon punto del programma, ma non avendo seguito i corsi ho sempre quell'ombra di dubbio che mi fa accartocciare lo stomaco ogni volta che ci penso, ma a quanto pare l'ansia non è poi così negativa, almeno per me, perchè mi spinge a dare il massimo. Chissà perchè questa voglia di fare del mio meglio, arriva solo ora e non mi è mai balenata nella mente quando andavo a scuola e facevo il minimo indispensabile... Mah.
Per quanto riguarda il video che ho pubblicato sul mio canale Youtube, volevo dare dei chiarimenti: quando ho deciso di aprire un canale Youtube, prima della Tatu Production e poi curlyaitch, non pensavo minimamente di "usarlo" come trampolino di lancio, perchè altrimenti avrei caricato video in cui canto, non sono così brava (anzi ringrazio tutte le persone che hanno visto il video ed hanno lasciato dei commenti bellissimi) e ci sono tanti Youtubers - quelli veri - che sono molto più bravi di me, ho aperto il canale per divertirmi, la trovo una cosa carina ed è un modo per entrare in contatto con altre persone e proprio perchè mi diverte, penso che continuerò a fare altri video, sto già cercando gli argomenti di cui parlare nel prossimo, che comunque inizierò a registrare dopo aver superato almeno le duecento visualizzazioni del primo e soprattutto dopo l'esame di drammaturgia. Adesso vi lascio con il mio primo video, Devono Sempre Dire La Loro!

lunedì 21 maggio 2012

Dark Shadows, i vampiri non brillano!

Volevo iniziare questo post in modo differente rispetto alle altre volte. Io che non sono tifosa e che detesto con passione il calcio, non posso non essere un po' emozionata per la vittoria del Napoli che ieri ha fatto una partita strepitosa ed ha battuto la Juve che quest'anno non aveva perso nemmeno una partita... Insomma, Napoli ha fatto festa tutta la notte ed è davvero una bella soddisfazione. A Napoli ieri sera sembrava di nuovo Capodanno e magari chissà, siamo anche riusciti a fregare i Maya! Chiusa parentesi perchè non sono in grado di commentare una partita di calcio, dal momento che non ne capisco niente.
Ogni tanto mi piace fare una piccola rubrica riguardo i film in programmazione al cinema, questa volta è il turno di Dark Shadows...
Per chi ha detestato la saga di Twilight come me (o almeno i film, perchè inizialmente i libri mi piacevano), allora vi consiglio questo film.
Io amo Tim Burton, lo trovo un regista geniale, adoro la sua vena dark che traspare in tutti i suoi film, adoro la scelta di protagonisti fuori dal normale... insomma, per me è uno dei registi migliori in questo periodo.
E trovo che la coppia Depp-Burton sia davvero incredibile... Perchè Johnny riesce, più di qualsiasi altro attore, a soddisfare i copioni stravaganti del regista, grazie al suo coinvolgente trasformismo e alla sua ironia che lo contraddistingue.
Era molto carina l'ambientazione a metà tra l'Età Vittoriana, gli Anni Settanta, qualche elemento gotico ed alcuni elementi come la scogliera e il mare burrascoso che mi hanno riportato al romanzo Cime Tempestose di Emily Brontë...
Nella scena di passione tra il vampiro Barnabas e la strega Angelique, mi ha fatto letteralmente piangere dalle risate, non perchè sia eccissivamente comica, ma perchè mi è sembrata una palese parodia della tanto attesa scena d'amore tra Edward e Bella perchè, esattamente come la coppia romantica di Twilight, hanno distrutto praticamente tutta la stanza; inoltre la strega anzichè sanguinare, si frantumava come una bambola di porcellana, esattamente come gli sbrulluccicosi vampiri della Meyer ed infine, la trasformazione di Victoria, l'amata di Barnabas, in vampiro, mentre entrambi cadevano dalla scogliera ha raccolto insieme la scena in cui Bella si tuffa in Eclipse e la sua trasformazione in vampiro dopo aver partorito Renesmee.
Insomma, davvero molto carino, l'unico piccolo neo è stato quello riguardante gli Hippie che vengono rappresentati come dei fattoni, sballati e svampiti, che mi sembra un po' eccessivo per uno dei movimenti che amo di più.
Per il resto, se volete passare un paio d'ore tra il divertimento e la suspense, allora vi consiglio di andare al cinema a vederlo.

domenica 20 maggio 2012

2012, quanto manca alla fine?

Riprendo il titolo di un video di Willwoosh un po' modificato, perchè i recenti aggiornamenti mi hanno dato lo spunto per questo post e questo titolo mi sembra davvero appropriato.
Bene, per chi ancora non lo sapesse, le scosse di terremoto che si sono verificate da stanotte nella zone di Modena e Ferrara e anche in gran parte del Nord Italia in generale, erano state profetizzate dai Maya... Insomma, una sorta di anticipo per quella che sarà la fine del mondo, a fine dicembre di quest'anno. Adesso che lo sapete potete andare a pubblicare qualche stato catastrofico su Facebook...
Ci mancavano altre minchiate al riguardo, no? Giusto perchè la situazione in questo momento è così calma, era meglio aggiungere un po' di brio in questo clima piatto... Così, il terremoto che è già un evento traumatico di suo, è diventato anche peggio perchè i Maya hanno previsto tutto questo.
Ma sti Maya non c'avevano niente da fare? E soprattutto, noi non c'abbiamo niente di meglio a cui pensare oltre alla fine del mondo predetta dai Maya? C'è una crisi mondiale che fa paura, l'Italia è sulla buona strada per fare la stessa fine della Grecia, ci sono guerre assurde, ieri c'è stato un attentato in una scuola a Brindisi con una ragazza morta, una in fin di vita e non so quanti altri feriti e ci preoccupiamo davvero di queste cretinate?
Per la cronaca, i Maya sono un popolo che vive tra il Centro e il Sud America e probabilmente esiste dallo stesso periodo degli Antichi Egizi - sì, quelli delle piramidi, dei faraoni e delle mummie! -, quindi capirete che la loro storia ha qualche centinaia di secoli alle spalle, una robetta insomma... Sono un popolo interessante, l'archeologia Maya è spettacolare, insomma erano carini e coccolosi finchè i Cristiani non decisero di andare a colonizzare il loro territorio e di ammazzare chiunque non si convertisse a questa bella religione monoteista così diversa dalla loro... Può darsi che per rancore abbiano deciso di profetizzare una serie di catastrofi e come biasimarli insomma? Non avrebbero tutti i torti nel voler provare un piacere sadico mentre parte del mondo occidentale aspetta con terrore la fine... Oppure può darsi che davvero credano in tutto quello che hanno profetizzato, ma anche qui dovete capire che è un popolo un po' diverso da noi, qualche medievale post-litteram potrebbe dire che non sono civilizzati, beh, diciamo che hanno una civilizzazione differente dalla nostra (differente, non peggiore!)... Ma non c'è niente di scientifico nelle loro profezie...
Quindi, anzichè diffondere un allarmismo davvero inutile in un periodo in cui di tensione ce n'è già troppa, cerchiamo di usare il cervello, che non è un nemico, davvero...
P.S.: per chi non l'avesse capito, il post è molto ironico, io non credo alle profezie dei Maya. (Meglio specificarlo perchè a volte ho la capacità di parlare in azteco antico senza accorgermene).

sabato 19 maggio 2012

The answer is blowin' in the wind.

Imagine all the people living life in peace, cantava John Lennon e a quarantun'anni di distanza sembra ancora che questa frase sia un'utopia.
So che questo non è il posto migliore ed io non sono sicuramente la persona adatta per parlare di questi argomenti e come ho già detto altre volte, non mi piace parlarne. Ma forse in alcuni casi è meglio parlare, anzichè lasciare il posto ad un silenzio assordante...
Non si può morire a sedici anni in questo modo... La guerra, qualsiasi essa sia, non è mai giusta, per nessun motivo, perchè non colpisce mai solo il diretto interessato, ma coinvolge sempre molta - troppa! - altra gente che non c'entra niente, a maggior ragione se la guerra nasce dalla mafia e coinvolge dei ragazzi di una scuola. E anche questa è guerra, soltanto che non ci sono due o più parti coinvolte, ma è una guerra fatta da un lato solo, contro tutti e forse, è la guerra peggiore.
È inutile continuare a ripetere che questo è stato un terribile atto terroristico, è un dato di fatto che sia così... 
Che male avevano fatto i ragazzi di quella scuola per meritare questo? Un premio per la legalità non giustifica la morte di una ragazzina di sedici anni e le ferite di altri ragazzi... E purtroppo anche quando sarà fatta giustizia - e mi auguro che questo non resti uno dei tanti casi irrisolti -, questa non riporterà indietro Melissa, i suoi sogni, la sua passione per la moda e non fermerà le lacrime e il dolore dei suoi genitori, di quell'amica che ora è in gravi condizioni e si sveglierà senza di lei, dei suoi compagni di scuola e probabilmente di tutta l'Italia, o almeno quella parte che non è marcita insieme a tutto il resto.
Per quanto tempo può un uomo girare la testa fingendo di non vedere?
Quante orecchie deve avere un uomo prima che ascolti la gente piangere? 
E quanti morti ci dovranno essere affinchè lui sappia che troppa gente è morta?
La risposta, amico mio, si perde nel vento.

giovedì 17 maggio 2012

Prime impressioni su Cannes.

Dopo due giorni di assenza, finalmente ho qualcosa di cui parlare e anche un po' di tempo per scrivere.
Volevo informarvi che finalmente ho creato il mio canale su Youtube, che ho deciso di chiamare "curlyaitch", ho passato giorni a scervellarmi per cercare un nome carino, che mi rappresentasse e che allo stesso tempo non fosse banale, così ho unito due cose che mi rappresentano tanto, ovvero i capelli ricci e l'H, che come sapete è quasi il mio elemento distintivo e ne è uscito un nome carino, di sicuro molto più originale di tutti quelli che avevo pensato precedentemente; ringrazio comunque tutte le persone che in queste settimane mi hanno dato tanti suggerimenti, erano tutti molto carini. Comunque ho pubblicato il primo video ed ho avuto già dei riscontri molto positivi, soprattutto ho avuto il sostegno dei ragazzi/e del gruppo Facebook "Noi Della Chat Di A Tu Per Gu", che sono stati dolcissimi.
E con questo, almeno per ora, chiudo l'argomento Youtube e passo oltre.
Esattamente una settimana dopo rispetto alla data iniziale, per non coincidere con il periodo delle elezioni francesi, ieri è iniziato il Festival Di Cannes, con un budget che ammonta ai venti milioni di Euro circa - una modica cifra in tema con la crisi che c'è, insomma -,  con i suoi film, le sue celebrità, le foto sul red carpet... E il tema di quest'anno - un po' encomiastico, ma sicuramente d'effetto - è dedicato al cinquantesimo anniversario dalla morte di quella che sicuramente è l'attrice e la donna per eccellenza, Marilyn Monroe, che è raffigurata sulla locandina mentre spegne le candeline su una torta. Ho come l'impressione che la celebrazione di Marilyn non sia solo per ricordare la sua morte, ma sembra quasi evocare il cinema del passato... un aspetto che è stato già in qualche modo marcato dai film presentati agli Oscar. Come se il cinema fosse in una fase di stallo e quindi preferisse rievocare un passato - quasi mitizzato - anzichè andare avanti.
E protagonista indiscusso, almeno della prima parte del Festival, è Nanni Moretti. Il regista italiano che quest'anno è il presidente di giuria, il capoclasse, così come si è definito lui stesso. Mister simpatia.
Mi rendo conto che essendo il presidente non deve essere imparziale, ma neanche la commissione al mio esame di stato era così seria e precisa. Inutile dire che i francesi lo amano già.
Ad ogni modo lui non applaudirà nè prima nè dopo un film - per nessun film - e si vedrà ogni due giorni con gli altri della giuria per confrontarsi sui film visti... Che serietà...
Ecco, solo io ho avuto l'impressione che Nanni Moretti è l'unico italiano che riesce ad essere più snob ed antipatico dei francesi?




lunedì 14 maggio 2012

Appunti di produzione #1

Ebbene sì, se qualcuno di voi mi segue su Twitter, avrà letto che ho finalmente girato e montato il primo video per il mio nuovo canale Youtube (di cui ancora devo decidere il nome).
Una parte del video l'ho girata più di due settimane fa, infatti avevo cercato di stirare i capelli con il risultato di somigliare notevolmente a Candy Candy ed avevo un appariscente smalto giallo che risalta nella camera; avevo quasi pensato di rifare quella parte ma, in effetti, mi annoiavo e quindi l'ho lasciata così, della serie che la mia poca voglia di fare si nota anche in queste cose, sebbene mi entusiasmino tanto.
Dato che non riuscivo a trovare una location - termine un po' tecnico per farmi figa - per girare una scena all'esterno, ho deciso che il mio balcone andava più che bene, giusto per non perdere del tutto la dignità. Comunque non è stata una cattiva decisione perchè con gli alberi alle spalle e l'inevitabile casino che c'era fuori, sembra quasi che sono davvero per strada.
Non sono molto soddisfatta della risoluzione e del montaggio, ma avendo usato una macchina fotografica ed un banale programma per montare i video dal momento che non sono munita di nulla di meglio, direi che il risultato finale non è male e come primo video va abbastanza bene.
Note negative: la mia dislessia aumenta davanti ad un obbiettivo, quindi alcune frasi le ho registrate qualche centinaio di volte prima che dicessi le parole correttamente e comunque alcune parole sono incomprensibili anche per me - che le ho dette -, ma più di questo davvero non potevo fare, magari metto i sottotitoli; sono quasi impazzita per cercare un esame che risultasse abbastanza impossibile da pronunciare e difficile da studiare, poi mi sono ricordata che mia cugina fin'ora ha fatto solo esami impronunciabili e quindi le ho chiesto se me ne prestava uno dei suoi, così la scelta è ricaduta su analisi spettroscopica delle biomolecole, già scriverlo è complicato, vi lascio immaginare quante volte l'ho dovuto ripetere prima di riuscire a dirlo correttamente e comunque non sono sicura che ci sia riuscita; in alcune parti ho cercato di parlare come i bimbiminkia, ma alla fine sembra più che stessi imitando l'accento milanese - dettagli insomma -; i travestimenti paradossalmente sono molto più facili per i maschi che per le ragazze e non solo perchè non ho una collezione di parrucche, ma perchè non so fare le vocine (semmai le sento!); infine, la mia voce registrata mi fa venire i brividi perchè è a metà tra Samara e Trilli, spero che a voi non faccia lo stesso effetto.
Però apparte questo potrebbe davvero risultare carino e spero che piaccia a qualcuno. Sto cercando il nome per il canale e poi pubblicherò il video, spero che vi piaccia.

domenica 13 maggio 2012

Viva la mamma.

"C'è solo un fiore in quella stanza e tu ti muovi con pazienza, la medicina è amara ma, tu già lo sai che la berrà... E tu regina o fata, tu, non puoi pretendere di più. E insegui sogni da bambina e chiedi amore e sei sincera, non fai magie nè trucchi ma nessuno ormai ci crederà."
Avrei potuto scegliere un'infinità di canzoni dedicate alla mamma, la canzone citata nel titolo sarebbe stata forse più appropriata per la festa della mamma, ma non si addice a mia madre: lei negli Anni Cinquanta ancora doveva nascere, non è affatto affezionata a quella gonna un po' lunga e non ballava il Rock, semmai la discodance degli Anni Ottanta, insomma la mia mamma è molto diversa dalla mamma cantata da Edoardo Bennato; ma ho scelto un'altra sua meravigliosa canzone per iniziare il post di oggi - forse un po' banale, ma sicuramente d'obbligo -, la canzone è "La Fata" e credo che le si addica un po' di più.
In effetti ogni mamma è un po' una fata, c'è qualcosa di magico in quello che fanno: lavano, mettono in ordine, cucinano, molto spesso lavorano e trovano il tempo per prendersi cura della famiglia.
Vivendo con mia madre e passando molto più tempo con lei che con mio padre, mi ritrovo a stretto contatto con il suo carattere, con le sue emozioni, che a volte mi travolgono completamente, per questo a volte capita che litighiamo anche per le cose più stupide, oppure a volte non ci troviamo d'accordo su parecchie cose, ma questo è normale e, al di là di questo, c'è un rapporto molto bello e intenso tra mia madre e me, sembra quasi che il telefilm "Una Mamma Per Amica" sia stato in qualche modo ispirato a noi...
Mia madre è quella che ha visto le mie lacrime per amore o per amicizia, la mia rabbia per un cattivo voto, i miei sfoghi del tutto sconclusionati, le mie risate quando sono felice; è lei che mi ripete continuamente che sono bellissima, ma che dovrei dimagrire un po', conosce tutti i miei gusti, i miei desideri e quando può fa in modo di realizzarli; mia madre è quella che durante i saggi o le esibizioni si commuoveva ancora prima che iniziassero e si commuove ancora quando mi sente cantare o quando legge qualcosa che scrivo, che ha lottato per difendermi come una leonessa con i propri cuccioli, che spera che tutti i miei sogni si realizzino, anche se a volte crede che siano davvero troppo grandi; è quella che mi guardava sorridendo quando annunciavo che volevo sposare Duncan James, Orlando Bloom o quando le annunciavo che un giorno sul palco della Wembley Arena ci sarei stata io; ma è anche quella che insegue ancora sogni da bambina, chiede amore ed è sincera... e forse davvero non fa magie nè trucchi, ma io non ci crederò mai.
Questo post è dedicato a tutte le mamme, ma soprattutto alla mia che quando lo leggerà, probabilmente si commuoverà davanti allo schermo del computer e per questo le vorrò ancora più bene.

venerdì 11 maggio 2012

Canzoni che diventano tormentoni.

Post... ad... intermintenza... black out.
Non mi sono dimenticata del mio blog ad appena due mesi dalla sua "creazione", ma quest'intermittenza deriva dal fatto che devo studiare e quando mi metto al computer ho i neuroni che si prendono a pugni da soli e non riuscirebbero ad elaborare nulla.
Si sta avvicinando l'estate e una delle componenti dell'estate, apparte il sole, il mare e la vida loca ogni notte, sono le canzoni che diventano tormentoni, quelle che passano così tanto in radio o sui canali musicali, da diventare almeno familiari per tutti.
Devo dire che il 2012 ha già sfornato una serie di canzoni-tormentoni; quelli che secondo me fin'ora sono stati i più evidenti sono, "Somebody That I Used To Know", l'hanno passata così tanto che tutti l'hanno imparata a memoria e si cimentano nell'interpretare Gotye e Kimbra, dopo un amore fortissimo, io l'ho detestata definitivamente; le canzoni del nuovo album di Madonna, che secondo me è davvero fighissimo ed ha dato uno spintone a Lady Gaga, affermandosi come la vera regina del Pop; "Bad Girls" di MIA, "Young, Wild And Free" di Wiz Kahlifa e Snoop Dog; "Levels" di Avicii che a me ricorderà per sempre la festa dei trent'anni di Radio Deejay ed ogni volta che la riascolto mi emoziona sempre un po'... ed altre che è inutile che elenco.
Cos'è che fa di una canzone il tormentone del momento?
Ecco, oggi io ho provato ad individuare la ricetta del tormentone.
Punto primo, la cosa fondamentale è la musica. Stiamo parlando di una canzone che deve restare in testa, una canzone che si canticchia involontariamente, quindi non deve essere un capolavoro della musica, quella è un'altra storia. La musica deve essere coinvolgente e deve avere un bit abbastanza ritmato, insomma un vero tormentone dev'essere ballabile, non nel senso che deve diventare un ballo di gruppo, ma deve dare la possibilità di muovercisi sopra mentre si beve l'aperitivo, non so se ho reso l'idea.
Punto secondo, il testo deve essere leggero. Come dicevo prima, non sarà la canzone che vincerà il premio per la pace o qualcosa del genere a diventare tormentone, quindi il più free possibile.
Punto terzo, la radio deve passarla continuamente. Questo è il punto più difficile, perchè le radio sono le "lobbi" della musica, se una canzone piace ad uno speaker della radio - possibilmente uno speaker importante -, allora significa che la passerà continuamente e allora, inevitabilmente diventerà un tormentone!
Quelli che si annunciano i tormentoni di quest'estate mi sembrano davvero fighissimi, già mi immagino in riva a mare per l'happy hour con in sottofondo queste canzoni... vi lascio con quello che secondo me spacca più di tutti. "Drive By" dei Train.

martedì 8 maggio 2012

Niente di interessante da dire.

Sì, lo so che non scrivo da due giorni e suonerebbe quasi una bugia dire che ho avuto molto da fare, la verità è che non avevo granchè da scrivere e allora ho preferito non scrivere niente.
Chiudendo il cerchio di Hunger Games, volevo dire che sono andata a vedere il film al cinema, carica di aspettative negative, perchè di solito i film non sono mai belli come i libri e molto spesso i registi per qualche arcano motivo tendono ad inventare parti inesistenti, a saltarne alcune importanti e la storia sembra quasi diversa da quella originale... Invece mi sono sorpresa parecchio, perchè il film è bello quasi allo stesso modo del libro, rispecchia più o meno tutto e soprattutto non ci sono grandi cambiamenti. Sono rimasta con gli occhi incollati sullo schermo per tutto il tempo, esattamente come il libro, ha avuto l'effetto-droga e quando è finito, mi sembrava passato pochissimo tempo dall'inizio, invece erano passati centodiciassette minuti!
Adesso non vedo l'ora di poter leggere gli altri due, mi piace come scrive Suzanne Collins e sono sicura che non resterò delusa dal seguito. Ve li consiglio, sia i libri che il film, davvero belli.
Ho ripreso a studiare, per un esame che devo preparare in meno di un mese e mi sento abbastanza avvilita per la mole di studio - e di testi!- che ho davanti... Anche questa materia mi piace molto, certo non quanto storia della fotografia perchè il teatro è, tra le arti, quella che preferisco meno. La materia in questione è drammaturgia, quindi la storia del teatro partendo dall'antichità fino ad arrivare al teatro contemporaneo...
Ecco, di tutte le materie che ho studiato nei tredici anni di scuola, i poemi omerici erano quelli che mi sarebbero mancati di meno, ma mio malgrado, me li sono ritrovati anche qui! Ho studiato talmente tante volte l'Iliade e l'Odissea che ormai mi sembra di saperli a memoria, come se stessi vivendo lo stesso noioso flashback. Okay, mi rendo conto che sono dei capolavori e che la mia professoressa di lettere del liceo potrebbe ammazzarmi per aver detto una cosa del genere, ma... che palle. Però so che sono molto importanti e che vanno studiati (cerco di darmi un contegno e di dare il buon esempio semmai ci fossero lettori di questo blog che vanno a scuola).
Volevo concludere parlando di una notizia che sta girando negli ultimi giorni, ne parlano continuamente, come se fosse opportuno saperlo: la figlia di Madonna, dal bellissimo nome Lourdes, è stata messa in punizione dalla stravagante mamma perchè sorpresa a fumare di nascosto, quindi adesso non potrà ballare durante il tour di mamma Madonna... Ho due cose da dire al riguardo, la prima è che con una madre del genere non la vedo poi una notizia tanto eclatante; la seconda è... E sticazzi!

sabato 5 maggio 2012

Libri che diventano droga.

Mi sono praticamente immersa in un libro e in poche ore divise nell'arco di due giorni, l'ho finito.
Sto parlando di Hunger Games. Era da un po' che cercavo qualcosa da leggere, così dopo aver letto tutta la letteratura mai letta al liceo, le bottigline di shampo o le istruzioni per l'uso di qualsiasi elettrodomestico, ho avuto il suggerimento che cercavo ed è stato molto meglio che conoscere gli ingredienti che compongono il mio shampo... È stato come una droga, non riuscivo a smettere di leggerlo e quando non ero lì, seduta sul mio letto a sfogliare freneticamente le pagine, ero bramosa di sapere cosa sarebbe successo.
Una cosa del genere non mi capitava da quando ho letto Harry Potter, sebbene abbia letto tanti libri dopo la saga del maghetto con gli occhiali. Non avevo mai letto un libro prima, leggere era un'attività che detestavo con passione, non mi ero nemmeno avvicinata ai fumetti di Topolino o a qualche mensile di Barbie, al massimo mi limitavo a scarabocchiare su ogni superficie cartacea mi trovassi davanti.
Poi ho visto il primo film, un DVD tarocco, l'audio era pessimo, il video anche peggio... Insomma, non c'avevo capito una ciosba e l'ho detestato, anche per parecchio tempo. Poi mi sono trovata di nuovo davanti alle scene del film, questa volta era chiaro, non aveva nulla a che fare con quell'orribile film scuro i cui protagonisti sembravano tutti dei pentiti la cui voce era stata modificata per non farli riconoscere, anzi... era bello, molto bello.
Così mi sono appassionata, ma ancora non avevo alcuna intenzione di leggere. Guardavo l'enorme libreria in salone con una quantità esorbitante di libri - quasi tutti di mio padre e quasi tutti dei mattoni - e mi venivano le vertigini e poi era così bello guardare Harry Potter comodamente seduta davanti alla televisione...
Non so precisamente come e quando sia successo, fatto sta che mi sono trovata per le mani un libro della saga,  non il primo sicuramente, ho iniziato a sfogliarlo e mi sono resa conto che non combaciava con il film... c'erano molte più cose, informazioni che per chissà quale arcano motivo erano state eliminate nel film ed ero bramosa di conoscerle! Così ho iniziato a leggere, tanto da farmi venire la febbre e l'ho finito subito e poi ho voluto leggere gli altri e non riuscivo a fermarmi e quando mi è arrivato l'ultimo libro, I Doni Della Morte, ho pianto come una disperata già a metà del libro, alla fine mi sentivo svuotata, come se con la fine di Harry Potter fosse andata via una parte di me ed un po' era così.
È sempre così quando si finisce di leggere qualcosa che coinvolge particolarmente.
Così è stato lo stesso per Hunger Games, scritto così bene e talmente coinvolgente, che mi ha tenuto incollata tutta la giornata finchè, triste non sono arrivata all'ultima pagina e già desidero il secondo e il terzo.

venerdì 4 maggio 2012

È successo di tutto.

Dire che in questi due giorni è successo di tutto è riduttivo, ci mancava solo l'invasione degli alieni e poi ero al completo... Per questo non ho avuto nè il tempo nè le facoltà mentali per dedicarmi al blog, così lo faccio adesso in un orario oltremodo insolito per me perchè di solito a quest'ora mi lascio sedurre da Morfeo, ma con una pizza Pulcinella che digerirò tra un mese probabilmente, ho deciso che non era il caso di mettermi già a letto e girarmi come un'anguilla prima di riuscire ad addormentarmi, come al solito.
La giornata di ieri è stata un frullato di emozioni, tutte in contrasto tra di loro: appena sveglia, mentre ancora cercavo di capire chi ero, dove mi trovavo e perchè ero lì, ho avuto un incontro ravvicinato con un insetto enorme che probabilmente era una mutazione genetica tra le zanzare di Jumanji e Aragog ed essendo un'insettofobica ho praticamente fatto i numeri; poi ho iniziato ad elaborare una tesina per la mia migliore amica, pensavo che dopo il trauma dell'anno scorso, non avrei più avuto a che fare con tesine, collegamenti e robe del genere, ma cosa non si fa per amicizia e devo ammettere che mi fa piacere, perchè così rispolvero un po' la mia memoria; inoltre non sono andata a scuola guida perchè avevo fatto tardi con mio padre e ieri sera sono stata male con lo stomaco... Insomma, non c'è mai fine al peggio!
Ma non è finita! Dato che ieri si festeggiava un anno dalla prima puntata di A tu per Gu, a noi del gruppo è venuta la brillante idea di fare gli auguri in grande stile realizzando un video con alcune di noi e mi sono presa l'incarico di montare il tutto per poi twittare a pazzi... Così mi è venuta l'ansia perchè non avevo molto tempo e i video delle altre non mi arrivavano... Però alla fine è andato tutto bene, così bene che hanno passato il video in streaming facendoci urlare dalla gioia, ma ha anche scatenato una sorta di lotta tra faide nella chat, insomma una tragedia che ancora non ho capito perchè è successa...
Oggi invece avevo deciso di andarmene un po' in giro a fare shopping dal momento che la settimana prossima riprendo a studiare - stavolta drammaturgia -, ma non ho trovato nulla, non un jeans, un vestito, nemmeno le All Star verdi che desidero da una vita...
Così non vedo l'ora di buttarmi a letto e gettarmi definitivamente alle spalle queste due giornate strane, direi che le attenzioni di Morfeo si stanno facendo sempre più insistenti.
Mi rendo conto che i post di questa settimana non sono stati avvincenti come speravo, anzi immagino siano stati di una noia mortale, peggio delle equazioni matematiche... La settimana prossima saranno migliori... Promessa che ripropongo ogni settimana ma che non mantengo mai.

P.S.: posto il video che abbiamo fatto, noi ne andiamo molto fiere.

mercoledì 2 maggio 2012

Oggi sono un po' critica.

Un minuto di silenzio per il post di ieri che è venuto a mancare...
Scherzi apparte, ero troppo stanca e nel mio cervello c'era solo la nebbia che non c'è più a Milano, così avrei rischiato di scrivere solo minchiate, più del normale insomma.
È stato un primo maggio diverso dal solito, almeno per quanto mi riguarda, perchè sono rimasta a Napoli e questo non succedeva da circa quattro anni, infatti questo è il periodo in cui iniziano le tournèe estive e di solito mio padre mi porta con lui, ma sta volta non è stato possibile. Così mi si era presentato un primo maggio apparentemente più tranquillo, una giornata a casa di amici, invece è stato comunque molto intenso - sebbene in maniera differente dai miei standard - e siamo stati molto bene. Abbiamo cucinato e mangiato l'impossibile, sclerato in modo quasi allucinante e come sfondo della nostra giornata apparentemente tranquilla, c'era l'immancabile concertone del primo maggio e devo ammettere che vedere tutta quella gente che era lì in Piazza San Giovanni, mi ha fatto un certo effetto perchè in televisione rende di più l'idea di quante persone ci sono effettivamente, e sono davvero tante.
Riflettevo che, apparte piccoli elementi, il concerto del primo maggio ultimamente tende un po' a ripetersi e anche gli artisti che vi partecipano, sono quasi sempre gli stessi: ci sono quelli fissi che ormai li si vede tutti gli anni perchè fanno un certo tipo di musica che si confà con gli argomenti trattati in questo evento; poi ci sono quelli che vedono il loro unico momento di gloria nel concerto del primo maggio, dopodichè vengono ibernati e scongelati direttamente l'anno successivo; poi c'è l'artistista d'eccezione, il superospite ed infine ci sono artisti sconosciuti che magari diventano famosi proprio grazie al primo maggio. Da amante della musica e di concerti, devo ammettere che talvolta il concertone è un po' noioso da seguire tutto.
Comunque mi sembra un controsenso festeggiare il lavoro e i lavoratori proprio in questo periodo in cui il lavoro diminuisce sempre di più e c'è un numero esorbitante di disoccupati, tanto da spingere alcune persone al suicidio e inoltre ancora ci sono così tante morti sul lavoro. Ma non voglio alzare un polverone, così mi auguro che al prossimo primo maggio si possa festeggiare orgogliosamente il lavoro che aumenta superando le aspettative.
Volevo aprire una piccola parentesi riguardante le imminenti Olimpiadi di Londra 2012; dopo l'attesa e la curiosità per il cantante o la band che avrebbe dovuto aprire le gare, con nomi come Paul McCartney, i Rolling Stones e gli Who, è stato annunciato che saranno invece i Duran Duran a suonare per la cerimonia d'apertura. Mi chiedo come sono passati da artisti di un certo spessore, che hanno fatto la storia della musica, ai Duran Duran... Nulla in contrario, anche perchè mia madre mi lincia se parlo male delle band della sua epoca, ma insomma due domande me le faccio. Perchè i Duran Duran? Voglio capire che gli artisti prima citati possano costare un po' di più, o forse che abbiano rifiutato, ma con delle premesse così, non si può poi ripiegare in questo modo; immagino già l'amaro in bocca che avranno tutte le persone che vanno alle Olimpiadi e un po' c'avevano sperato di poter vedere il vecchio Paul o quei ragazzacci dei Rolling... O almeno per me sarebbe così. Però insomma, non stiamo comunque parlando degli ultimi sfigati e sono sicura che sapranno superare le aspettative di chi come me è un po' scettico al riguardo.
Anche se "Hey Jude" cantata da Paul McCartney, avrebbe fatto un certo effetto... Va bene, la smetto, altrimenti mi ritrovo messaggi minatori dei fans dei Duran Duran.