Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

domenica 31 dicembre 2017

Goodbye 2017

Questo è uno di quei post un po' melensi e scontati in cui tiro le somme di quest'anno e sì, voglio essere melensa e scontata perché è l'ultima volta che posso concedermelo prima che termini questo 2017.
Duemiladiciassette. Non sono superstiziosa, ma trecentosessantacinque giorni sono bastati per farmi iniziare a credere che forse dovrei esserlo, almeno un po'. Eh sì perché questo è stato un anno di grandi contraddizioni, iniziato nella bellissima Dublino insieme alle mie amiche, senza fuochi d'artificio e ora si sta per concludere - mio malgrado - a Napoli in cui già adesso risuonano i rumori inquietanti e caotici dei troppi fuochi d'artificio e botti. È iniziato nel migliore dei modi possibili e sembrava essere finalmente il mio anno: a Gennaio 2017 penso di essere stata tra le persone più felici al mondo, avevo avuto la possibilità di fare uno stage che mi faceva sognare solo al pensiero, ero miracolosamente riuscita a comprare i biglietti per il concerto di Ed Sheeran e c'era l'amore nella mia vita... Poi quel picco di felicità che pensavo essere indistruttibile, si è sgretolato portando con sé alti e bassi senza vie di mezzo.
Ma nonostante questo si sia dimostrato un anno un po' sfigato fino a cinque minuti fa - e, confesso, temo ad immaginare cos'altro potrebbe succedere nelle restanti sei ore -, devo molto a questo ossimorico 2017. Innanzitutto gli devo una maggiore consapevolezza di me stessa, in questi dodici mesi ho realizzato di non essere la persona perfetta ed impeccabile che spesso mi impongo di essere perché nessuno può essere perfetto ed impeccabile sempre e comunque, anche io commetto degli errori ed un errore quest'anno mi è costato parecchio, ma ho anche imparato che, proprio grazie agli errori, si può imparare e si può crescere, anche se fanno un male assurdo. Ho imparato che posso ancora amare e quest'anno ho amato con tutta me stessa, anche se purtroppo non era ricambiato e alla fine mi ha lasciato con molte lacrime durate più di nove mesi, un forte senso di angoscia, un vuoto nel petto ed a volte un leggero spirito autodistruttivo (ma ho letto che è normale, però ora basta!); questo non significa che abbia smesso di amare o che in futuro non possa amare di nuovo così tanto, tuttavia non sono nemmeno pronta a lasciare andare completamente, anche se prima o poi dovrò decidermi a farlo. Questo è stato l'anno delle grandi speranze e della dura realtà, dei ritorni e degli addii, della perseveranza e della rinuncia, della forza e della debolezza, delle notizie bellissime e degli eventi orribili. Un ossimoro, proprio come lo sono io. E soprattutto è stato un anno infinitamente lungo e sorprendentemente corto.
Non ho una lista di buoni propositi da sciorinare prima del 2018, le cose che voglio sostanzialmente sono le stesse che mi auguravo all'inizio del 2017 e quindi - per scaramanzia - stavolta non le dico e me le tengo per me. Però una cosa la voglio: voglio essere smoderatamente felice e farò qualsiasi cosa per riuscirci, d'altronde io sono una Guerriera e alla fine riesco sempre ad ottenere ciò che voglio, forse con fatica, pensando di non farcela e con molte difficoltà, ma poi ce la faccio sempre.
Ma soprattutto... giuro solennemente di non avere buone intenzioni perché sono certa che il meglio deve ancora venire, anzi sta per arrivare!
Questi sono i 18 momenti "più felici" che ho fotografato nel 2017.