Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

mercoledì 5 febbraio 2014

Benvenuti nel Paese dei balocchi!

Il cielo è sempre azzurro e va tutto a gonfie vele e vi troverete bene qui nel paese dei balocchi.
Si narra di tempi in cui quello scherzo geografico a forma di stivale tra l'Africa e l'Europa era il centro del mondo, la culla della civiltà più alta, di tutto ciò che il resto del mondo invidiava e provava ad imitare.
Gl italiani - nel senso meno stretto del termine - non hanno mai eccelso nel settore industriale, sebbene sia tra i primi dieci paesi industriali al mondo, l'Italia non ha quel tipo di risorse che hanno altri paesi e, diciamocela tutta, non è mai stata un granchè neanche a sfornare politici, basti pensare già a Caligola che fece senatore il suo cavallo. Insomma, quella che dovrebbe essere la classe dirigente, è sempre stata un po' mancante.
Lo si nota tutt'ora, la classe politica italiana non si distingue certo per idee brillanti, di sicuro non lo è l'abolizione della Storia dell'Arte dalle scuole!
Ma l'Italia era sul serio il paese dei balocchi, lo avevo capito già i romani, era una terra fertile, con un clima vantaggioso e, per qualche strano motivo, aveva delle menti geniali. Artisti...
E potrebbe essere tutt'ora il paese dei balocchi perchè ha qualcosa che nessun altro paese ha mai avuto, non in queste quantità almeno... Ciò che ha sempre mosso l'Italia erano gli artisti, i letterati, i fautori della cultura. Era quello in cui nessuno poteva batterci.
"D'accordo, voi avete le navi importanti, risorse naturali e i migliori regnanti, noi abbiamo Michelangelo, Dante, Verdi e il cibo migliore che potete trovare su questo pianeta."
Tutto è nato qui, più che in qualsiasi altra parte e non a caso l'Italia è il paese con il più alto patrimonio artistico mondiale. Mondiale! Quindi in 301,340 km², praticamente una superficie quasi irrisoria, c'è un numero elevatissimo di opere d'arte, monumenti, palazzi e quant'altro.
E noi siamo talmente abituati a passare davanti al Foro Italico o a studiare in un palazzo del Cinquecento tutto affrescato, che ormai non ci facciamo più caso. Come se tutto questo facesse parte del paesaggio. Come se ci fosse dovuto.
Se proprio si vuole parlare di storia dell'Italia non la si può scindere dall'arte. Perchè questo, molto più delle conquiste di Giulio Cesare o di alleanze mal riuscite in guerra, è davvero quello che caratterizza il nostro paese. Per cui, abolire la Storia dell'Arte dalla scuola italiana, non è un modo per dare spazio a materie più moderne diventando così più competitivi con gli altri paesi, è però l'ennesimo scacco matto che l'Italia ha giocato contro se stessa. Se proprio bisogna abolire una materia, allora leviamo di mezzo la religione, visto che l'Italia è uno stato laico.
D'accordo, va bene dare spazio anche a un nuovo tipo di istruzione, ma non va bene fare i tagli alla scuola e alla cultura; non va bene che i bambini, ovvero il futuro di una nazione, non conoscano ciò che rappresenta maggiormente la stessa, perchè i bambini devono essere stimolati, soltanto una minima parte si appassionerà all'arte senza che nessuno insegni loro cosa sia.
Considerando la quantità immensa di arte presente in Italia, si potrebbe parossisticamente dire che quasi tutti gli italiani potrebbero vivere di arte e gastronomia. Certo, l'arte serve per arricchire culturalmente le persone, ma l'arte va anche pagata, sempre... e l'avevano capito anche i grandi signori e i mecenati del passato: affinchè una corte, una signoria, un palazzo... un paese funzioni, c'è bisogno di circondarlo dei migliori artisti e di incrementare e favorire la produzione culturale.
Sarebbe tutto molto più facile se iniziassimo a considerare il nostro grande patrimonio artistico come qualcosa di più di "vecchie pietre", se iniziassimo a far ruotare la nostra economia soprattutto attorno all'arte. Se ci adoperassimo per conoscere e fare un'adeguata manutenzione di ogni sito di interesse culturale presente sullo stivale - e, badate bene, ce ne sono parecchi! -, un'appropriata "pubblicizzazione" di luoghi, tutti, non solo il Colosseo che è meraviglioso, ma c'è dell'altro, tantissimo! Come il Tempio di Apollo a Baia, in provincia di Napoli, che è il primo esempio di cupola mai realizzato, tanto per dirne una... Se tutto questo fosse possibile e se non si considerasse l'arte come una perdita di tempo, un ornamento non utile, probabilmente l'Italia sarebbe ancora il paese dei balocchi!
Ma a quanto pare si può benissimo fare a meno dell'arte, se la maggior parte degli italiani sa cos'è la Gioconda, è già tanto, mentre popoli come i giapponesi, i russi e tanti altri, vengono qui a vedere quello che a noi non interessa e, purtroppo, lo conoscono meglio di noi.
Non è poi tanto sorprendente che la Cina, la Russia ed altri paesi del genere, ben presto ci distruggeranno, in fin dei conti qui si scherza ed è Carnevale tutto l'anno, non ci sono scandali nè crisi di governo, qui nel paese dei balocchi! 

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