Chi è Helda? Che cosa vuole da se stessa?
Molto spesso non so rispondere a questa domanda.
Forse perchè Helda ha mille facce senza saperlo, non che sia voltabandiera - o almeno lo è solo con se stessa -, Helda è quella che vorrebbe fare mille cose, che ha mille sogni e non li ha mai messi in un cassetto perchè, disordinata com'è, rischierebbe di non trovarli più, per cui nel cassetto ci lascia generalmente i vestiti, piegati male. E i miei sogni sono qui, sempre con me, che mi girano intorno a volte estrapolandomi dalla realtà. Potrei quasi dire che a volte i miei stessi sogni diventano il mio scenario della paura e rischio di esserne sopraffatta.
E poi, a parte l'identità che vorrei, quella che credo di avere ma non ne sono sicura, si insinuano in me delle identità temporanee influenzate dal libro di turno che sto leggendo. Queste sono le identità che preferisco perchè almeno non devo necessariamente trovarne una seria che mi faccia capire che cosa mi proporrà il futuro.
Sono stata sul punto di uccidermi con l'arsenico come Emma Bovary, dopo una vita spesa a perseguire scopi mai ottenuti del tutto; sono stata la secondogenita di cinque sorelle, sincera, ostinata, alla ricerca di una verità che all'inizio non capivo, diversa da tutte le ragazze della mia età e del mio tempo e poi innamorata di Mr. Darcy; ho fatto l'autostop per andare dalla East Coast alla West Coast, on the road; ho avuto un ritratto che invecchiava per me in soffitta; ho scritto l'ultima canzone con mio padre poco prima della sua morte; sono stata Penelope, Francesca, Giulietta, Julia, Jane, Angelica, Anna, Alice, Catherine e molte altre...
Sono stata la strega più brillante della mia età ed ho aiutato a recuperare la Pietra Filosofale, ho trovato la Camera dei Segreti, ho aiutato il Prigioniero di Azkaban, ho partecipato al Torneo Tremaghi perchè qualcuno aveva inserito il mio nome nel Calice di Fuoco, ho fatto parte dell'Ordine della Fenice e scoperto chi fosse il Principe Mezzosangue ed infine sono diventata padrona della morte unendo i Doni della Morte.
Ho trovato Narnia in fondo al mio armadio; ho scoperto di essere una Semidea figlia di Atena, astuta, terrorizzata dai ragni ed innamorata di un figlio di Poseidone; ho viaggiato nel tempo perchè ero il rubino nel Cerchio dei Dodici e poi sono stata anche una Custode della Storia; sono diventata una Shadowhunters e poi mi sono offerta come Tributo agli Hunger Games, diventando inconsapevolmente la Ghiandaia Imitatrice, il simbolo della rivolta contro Panem... Ed ora ho scelto gli Intrepidi tra le Fazioni della città, ma sono in realtà una Divergente.
Non importa chi io sia veramente, quando ho un libro in mano posso essere chiunque io voglia.
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