Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

venerdì 5 giugno 2015

Silenzio.

Mi sento come se qualcuno improvvisamente avesse spento tutta la musica, per di più proprio mentre stavo ascoltando la strofa più bella della mia canzone preferita.
E ora è silenzio.
Non è un silenzio calmo, rilassante, è un silenzio che urla forte e ed è assordante e fa male, come lo stridere del gesso sulla lavagna, solo moltiplicato per cento. Mille.
Le notti scorrono tra il desiderio di dormire e far tacere il silenzio e l'insonnia che invece lo fa sembrare ancora più forte, che ti sveglia all'improvviso nella notte, mentre un dolore ti prende al petto come se avessi ricevuto una martellata proprio lì, in corrispondenza del cuore, la gola si chiude ed altre lacrime tornano a scottare il tuo viso. Così, notte dopo notte, anche quando sei troppo stremata e continui a dormire, il dolore è sempre lì e anche il silenzio.
E non importa quante volte provi a contrastarlo cercando di far ripartire la musica, non riesci più ad ascoltarla, ti arriva distorta, come se gli amplificatori fossero rotti e quel suono ti infastidisce e allora la spegni perché quasi quasi è meglio il silenzio. Perché la musica ti fa ancora più male, perché anche se non ha nessun riferimento, comunque ti evoca alla memoria ricordi che devi assolutamente controllare perché rischiano di spezzare quel minimo di autocontrollo che il robot che ha preso il tuo posto è riuscito ad importi. E allora anche il rumore del mare che si infrange sulla riva fa risuonare nella tua mente quella voce, un po' come la madeleine per Proust, la tua memoria involontaria si attiva così e ti trascina nel baratro, dove un paio di occhi acquamarina ripetuti all'infinito come in un gioco di specchi, ti fissano, distanti.
E io vorrei solo essere capace di mettere play ancora e far partire la musica, perché sono una musicofila, una musicologa ed una musicista e come potrei vivere senza musica?

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