Cosa si fa a Milano quando piove e si è soli in hotel se non si vuole fare la stessa fine di Janis Joplin?
Si passeggia fino allo strenuo per Corso Buenos Aires guardando i vestiti in vetrina e pensando a quanto ti starebbe bene quel cappello bordeaux che indossa il manichino! Che poi camminando mi sia venuta una disdicevole voglia di cheasecake con la base di Graham Crackers alla cannella - che a tratti sembrava voglia di crostata di crema pasticciera e fragoline -, nonostante in hotel avessi un'enorme quanto ottima frittata di maccheroni cucinata dalla mia chef che ama farsi chiamare mamma, è un'altra storia di cui la SPM è sicuramente la principale responsabile. Nonostante ciò, habemus cheasecake perché vicino all'albergo ho scoperto una yogurteria che in vetrina aveva esposta questa bellissima torta che mi chiamava come se fosse stata messa lì per me e le mie capacità di resistenza erano scarse come se mi fossi trovata davanti ad un paio di occhi acquamarina appartenenti ad un ragazzo slavo.Mangiata la frittata di maccheroni ed in attesa di Jane Eyre in TV per mangiare il dolce newyorkese, ho deciso di concedermi un po' di tempo per riportare le cronache di una studentessa fuori sede - la vendetta.
Ebbene sì, sono di nuovo una studentessa fuori sede, o meglio, lo sarò tra qualche giorno quando sarò di nuovo una matricola. Che poi quando si inizia un Master si può davvero dire di essere una "matricola"?
Ma partiamo dall'inizio, anche se non è proprio l'inizio, in effetti. Sono di nuovo alla ricerca di una casa, che è il mio incubo ricorrente da quando avevo quindici anni e mezzo e probabilmente è una delle dieci piaghe d'Egitto dopo le locuste e la pioggia di ghiaccio e fuoco; la prossima volta che mi metterò in cerca di una casa, dovrebbero darmela ad honorem. Quindi, esattamente come - l'ormai lontano Ottobre 2011 -, sto trascorrendo ancora una volta una notte da sola in una stanza d'albergo e questo mi fa pensare a quante cose siano cambiate nel corso di questi quattro anni e quanto io stessa sia cambiata. Innanzitutto ricordo che le notti trascorse da sola in quell'albergo a Bologna furono un trauma e la prima sera piansi per un'ora da sola abbracciata al cuscino, ora mi abbandono molto più difficilmente a crisi isteriche (disse quella che proprio stamattina ha avuto una crisi isterica e due giorni fa quando ha saputo di essere stata ammessa e tre giorni fa quando pensava invece che non sarebbe mai stata ammessa - reticenza!), ma adesso sono laureata, perciò - almeno in teoria - dovrei essere illuminata dal lume della conoscenza, ho perso circa una ventina di chili per entrare finalmente in una quarantadue e soprattutto sono entrata nell'età in cui il primo numero è un 2 e non più un 1! Inoltre dopo il mio viaggio dell'amore in Serbia, direi che una notte in hotel a Milano non rientri tra le cose più difficili (o improbabili) che abbia fatto da sola.
A proposito del viaggio dell'amore, proprio in quel periodo, a cinque giorni dalla discussione della mia tesi di laurea e ad una settimana dal meraviglioso «Helda Tassi, per i poteri conferitimi dalla legge la dichiarò Dottoressa in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo», ho pensato molto al cosiddetto "post-laurea"; un pensiero che mi ha angosciata per sette mesi per poi diventare un pianto di gioia quando lunedì mi è arrivata la stupenda mail «Gentile HELDA TASSI, siamo lieti di comunicarLe l'ammissione al Master universitario in COMUNICAZIONE MUSICALE».
Ce l'ho fatta!
Venticinque posti, più di sessanta candidati che per due giorni hanno aspettato come me ore interminabili prima di poter fare il loro colloquio (naturalmente il mio cognome inizia per T, perciò come al solito ero la terzultima del mio giorno... Ma gli ultimi saranno i primi e infatti!).
Io ero certa, sicurissima al punto da iniziare a pensare al suicidio stoico di Seneca, di non averlo superato, e invece la signorina Tassi ha fatto bene il suo percorso universitario, ha fatto una buona tesi ed ha interloquito adeguatamente al colloquio mostrando chiaramente le proprie idee. Quindi tra quei venticinque ci sono anche io! (Sentito Luca De Gennaro? Ora assumimi e ripristiniamo insieme TRL, I'll be your VJ!)
Quindi, mentre i Negrita rotolano verso Sud, io mi sposto sempre più a Nord, pertanto è probabile che un giorno mi sentirete sulle frequenze di Radio Polo Nord e il mio direttore sarà Babbo Natale.
E se i corsi del DAMS mi entusiasmavano, quelli del Master in Comunicazione Musicale sono l'apoteosi del piacere e sono ancora più impaziente di ricominciare a studiare (conosco persone che mi controllerebbero la febbre se mi sentissero dire una frase del genere, eppure...) e di mettermi alla prova proprio nell'ambito che io ho sempre amato tanto, perciò va bene tutto, io sono carica.
Ora mi godo Jane Eyre mangiando quella deliziosa cheasecake che mi guarda dalla piccola scrivania della mia stanza d'albergo. Ah, per la cronaca, Charlotte è la mia preferita delle sorelle Brontë.
Non posso che essere orgogliosa di te, piccola leonessa. Che sia l' inizio dei tuoi sogni, che sono certa sì avvereranno. :*
RispondiEliminaMarianna
Che bel commento, grazie Mary! :*
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