Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

domenica 17 febbraio 2013

Impulsiva, irrazionale, ironica.

È tardi, è stata una giornata intensa che ha concluso una settimana intensa all'università e ho deciso di scrivere un post, probabilmente delirante vista l'ora e la stanchezza. Come al solito scrivo di sabato sera. Evidentemente il sabato sera bolognese mi dà l'ispirazione. O forse non ho niente di meglio da fare.
Sì... Il titolo mi rispecchia molto. Probabilmente se mi chiedessero tre aggettivi che mi descrivono, sceglierei questi. Impulsiva, irrazionale, ironica.
Non sono mai stata una persona che si perde in lunghe riflessioni, che medita tanto prima di fare o dire qualcosa. Anzi, di solito la mia bocca o il mio corpo si mettono in funzione ancora prima della mia mente. Parlo a vanvera, dico cose fastidiose e prendo decisioni con la stessa velocità in cui viaggia il Bosone di Higgs. Non che ci sia molto da esserne fieri, però non mi riesce proprio di perder tempo a pensare, di farmi infinite pippe mentali chiedendomi se sia giusto o sbagliato fare una determinata cosa. La faccio e basta. Di solito però le migliori decisioni che ho preso sono state quelle meno riflettute, quelle prese impulsivamente. Sesto senso? Istinto? Mah, chi può dirlo. In fondo se sbaglio sono io a prendermene le conseguenze, non è mai successo che pagasserò per me.
Per questo non riesco a pentirmi di essermi svegliata stamattina con la voglia di una piada alla Nutella e la voglia di andare a Milano... e di averle soddisfatte entrambe. Nel giro di due ore e mezza mi sono svegliata, ho fatto colazione, prenotato i biglietti del treno e sono andata a Milano. Per tre ore. Però è stato un pomeriggio degno di nota.
L'irrazionalità credo sia molto legata all'impulsività. Non si può dire che passare tre ore a Milano così, giusto perchè mi andava, sia razionale, così come non si può definire razionale la scelta di andare a vivere da sola a diciotto anni, in un'altra città, lontana da tutti, per studiare al DAMS ed inseguire un qualcosa che molti definirebbero solo fumo. Non ho deciso di voler diventare un avvocato, un medico, un economista, insomma qualcosa di utile e serio. No, ho deciso di consacrarmi in tutto e per tutto all'arte, alla musica, allo spettacolo... Fumo, insomma.
Eppure l'ho fatto. Perchè sono irrazionale, sì e perchè sono una sognatrice, il che è più o meno lo stesso. Ma il mondo è pieno di gente che decide di fare qualcosa perchè conviene e non perchè piace. A me la gente così annoia. Trovo molto più affascinante una persona che a cinque anni diceva di voler fare la cantante, così come a dieci e a quindici anni... E a venti non solo continua a dire di voler fare la cantante, ma di voler essere il più completa possibile nell'ambito dell'arte e dello spettacolo e di voler fare anche la speaker... Ma non così per gioco, no. A Radio Deejay, mica l'ultima robetta?
E proprio a Radio Deejay che oggi ho vissuto un momento intenso, di quelli che di sicuro ricorderò per tutta la vita. Un momento come l'operazione alle adenoidi, i lunedì allo Zoo di Napoli con mio padre, la prima volta su un palco, la ninna nanna che mi cantava mia madre, l'iscrizione al DAMS... Sì, essere lì. in Via Massena 2, davanti la sede di Radio Deejay è stato uno di quei momenti che se la vita fosse un tweet, aggiungerei di sicuro ai preferiti.
E poi sono ironica... Molto ironica. La mia professoressa di lettere del liceo me lo diceva spesso quando facevo gli articoli di giornale per i compiti d'italiano. È insita in me, non posso farci niente.
Ed è proprio con "grande ironia e sempre con la massima umiltà" che in questi cinque giorni ho commentato il Festival Di Sanremo, parteggiando soprattutto per la vittoria della musica, quella vera, bella, quella che non è legata a sporchi giochi di sottofondo.
Un Sanremo differente dagli ultimi e di sicuro molto migliore di un Festival in cui si è parlato più della farfalla di Belen che della musica; un Sanremo volto alle sfide, non solo quelle delle canzoni in gara... Un Sanremo che da aspirante partecipante del panorama della musica italiana, non ha deluso, ma ha solo sorpreso... Un Sanremo in cui esce vincitore - a mio parere con grandissimo merito - Marco Mengoni e non i Modà (e Suraci); in cui escono vincitori gli Elio E Le Storie Tese che con la loro ironia e la loro immensa bravura non solo hanno vinto i premi della critica e del miglior arrangiamento, ma sono anche arrivati in finale; un Sanremo in cui escono vincitori soprattutto Fabio Fazio e Luciana Littizzetto che l'hanno portato avanti per cinque giorni egregiamente... [Un Sanremo in cui, in qualche modo, ne esce vincitrice un po' anche Radio Deejay, se proprio vogliamo dirla tutta.]
Insomma bello.
E ora sono le due, sono così stanca che appena salirò sul mio letto a castello mi addormenterò in un secondo ed è una buona prospettiva per una che ci mette in media un quarto d'ora prima di riuscire sul serio a prendere sonno.
Ed è un buon momento per concludere questa giornata, questo quarto weekend iperattivo, dopo il mio compleanno a Napoli, il bellissimo concerto degli About Wayne e il Carnevale a Venezia.
Poi inizio a prepararmi per tener fede ad una promessa: all'inizio del Festival ho detto che se avesse vinto Marco Mengoni, avrei cantato a squarcia gola un pezzo di "Credimi Ancora" sotto la statua del Nettuno in Piazza Maggiore. Bene. Io tengo sempre fede alle mie promesse, quindi a breve caricherò sulla mia pagina Facebook, Curlyaitch, il video della mia esibizione. 
Per il resto... buona notte, buona domenica... Insomma, buon tutto.


2 commenti:

  1. Grande Helda :) so, che te lo sarai sentita dire tante volte, ma GRANDE!
    Sai, stai un pò diventando il mio idolo. Anche tu come me, fuorisede alle prese con una mente e una vita iperattive.
    Un post frizzante, piacevole da leggere, che condivido a pieni voti.
    Un bacio! Continua così. :*

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  2. Grazie Maia Giovanna... In realtà non mi sento dire spesso che sono "grande" e sinceramente, mi fa molto piacere sentirlo dire da te... Per quanto riguarda il diventare un po' il tuo idolo, beh, la cosa mi mette un po' d'ansia, è una grande responsabilità essere l'idolo di qualcuno...
    Comunque grazie mille.

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