l tempo è passato in fretta, troppo, accavallandosi su se stesso rubandosi ogni momento, facendolo scorrere a una velocità raddoppiata.
È stato un anno intenso, in cui sono successe tante cose e molte altre sono cambiate... Insomma, un anno "di passaggio" che per certi versi è stato fondamentale, dovevano assestarsi delle situazioni nella mia vita, un po' come le scosse di assestamento dopo un forte terremoto.
Ricordo che quando ho deciso di aprire questo blog ero in un momento in cui avevo un profondo bisogno di scrivere e non mi bastavano le mie storie - ovviamente incomplete - o i 140 caratteri di Twitter, ma avevo proprio bisogno di uno spazio mio dove poter dire la mia, proprio per questo ho aperto un blog e il nome che ho scelto mi sembra più che appropriato alle motivazioni per cui l'ho aperto... Alle elementari per far imparare l'alfabeto dicono che "l'H è muta" nel senso che di solito non si pronuncia in italiano; io che sulla lettera iniziale del mio nome ci ho costruito praticamente una carriera - o almeno è quello che voglio fare -, ho pensato che io, in quanto H, non sono muta, anzi voglio dire la mia!
In un anno sono cambiate molte cose, rileggendo i miei primi post mi rendo conto di quanto io sia cresciuta e maturata in poco più di trecentosessantacinque giorni, in realtà non ne sono del tutto entusiasta: questa "nuova maturità" mi fa piombare addosso la consapevolezza di non essere più una ragazzina, di ragionare come un'adulta talvolta senza accorgermene, sebbene faccia ed ami ancora cose che qualcuno potrebbe giudicare "adolescenziali"... sono diventata grande. O almeno in parte. E per una che ha sempre sofferto della sindrome di Peter Pan è sul serio un trauma. Questo però non mi ha impedito di andare a Roma il weekend scorso per due giorni veramente incredibili che hanno compreso il mio terzo concerto degli About Wayne al Circolo degli Artisti, che ancora adesso mi lascia senza fiato se ci ripenso.
Beh, ho solo vent'anni, qualche piccolo capriccio posso ancora concedermelo!
Tra un mese invece, esattamente il 16 maggio, ci sarà un'altra ricorrenza, ovvero il primo anno su Youtube.
Ecco, qui la faccenda si complica un po'. Mentre il blog è più personale e intimo, perchè sostanzialmente non tutti hanno voglia di perdere tempo a leggere le mie pippe mentali, Youtube invece è una finestra aperta sul mondo e chiunque, anche solo per curiosità, può incappare nei miei video.
Ultimamente mi è capitato spesso di sentirmi chiedere perchè avessi deciso di fare vlog o comunque video "divertenti" anzichè cantare, soprattutto considerando che studio musica al DAMS e che vorrei intraprendere una carriera musicale... Perchè ho sempre voluto fare la cantante, quindi ho deciso di aprire un canale Youtube in cui faccio tutto tranne che cantare. Chiaro, no? Sì, lo so, è un po' contorto come ragionamento, come quasi tutti i miei ragionamenti in effetti. Curlyaitch è il mio alterego, rispetto a me è molto meno timida ed ha una faccia tosta che a me manca nella vita di tutti i giorni, ma soprattutto mi offre la possibilità di dire la mia ad un "pubblico più ampio" in modo decisamente meno profondo e molto più autoironico. Insomma, i miei video non nascono mai per caso, c'è sempre qualcosa sotto, un messaggio nascosto per una o più persone e fomenta 'na cifra leggere dei commenti in cui persone che non conoscono mi dicono che la pensano allo stesso modo o che è capitato anche a loro... Per questo Curlyaitch non potrebbe mai fare video in cui canta - seriamente! -, sarebbe sul serio troppo impegnativo e fuori luogo per lei e sarebbe come alzare una barriera con il resto del mondo... Cantare è un qualcosa di molto privato e intimo per quanto mi riguarda, lo scopo del mio blog o del canale Youtube, invece, è quello di aprirmi a tutti.
C'è tempo per le cose serie, ogni cosa ha il suo tempo... E io ho tempo per maturare e dedicarmi ad attività più "produttive" visto che queste secondo alcuni sono una bella perdita di tempo. Sono cresciuta già troppo, ma se crescere significa smettere di fare ciò che mi piace, allora - almeno in questo - voglio restare una ragazzina e continuare a dire la mia. C'è un tempo per tutto ed adesso è ora di scrivere.
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