Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

domenica 7 luglio 2013

Questo post è l'elogio alla follia.

Questa giornata non è iniziata nel modo migliore, come del resto tutta la settimana non è stata proprio il massimo.
Con stamattina però probabilmente ho raggiunto l'apice. La sveglia è suonata in ritardo, mi sono alzata con un gran mal di testa, in cucina sulla porta del frigorifero c'era Aragog. Sì, il ragno enorme di Harry Potter, proprio lui. Credevo di essere immune ai ragni, che la mia fobia fosse ristretta solo agli insetti, ma per ragni intendevo quelli grandi quanto l'unghia del mignolo del piede, quasi carini, non esseri sproporzionati e mostruosi come quello che c'era oggi in cucina. Non avendo il coraggio di spostarlo di lì - di ucciderlo non se ne parla proprio perchè non solo non ne sarei capace, ma non lo farei perchè io non ho alcun diritto di fermare la vita di un qualsiasi essere vivente -, sono andata a fare colazione al bar. Un bar i cui unici clienti erano in quel momento extracomunitari - nulla contro di loro, beninteso - che mi guardavano come io guardo il Boss Delle Torte quando sono in premestruo. E come se non bastasse, il caffè era disgustoso! A due cose non mi abituerò mai a Bologna: quell'agglomerato di farina, acqua e sale di forma rotonda che si ostinano a chiamare pizza ma che pizza non è e il caffè che nei bar fanno veramente male.
Vabè, forse sono tre le cose a cui non mi abituerò mai... C'è anche il clima. D'inverno si gioca con i pinguini con le palle di neve in Piazza Maggiore e d'estate ci sono novemila gradi Fahrenheit. 
E il caldo ha contribuito a rendere tragica questa settimana...
Avevo la consapevolezza che non sarei riuscita a studiare bene per l'esame già quando ho aperto il primo libro circa tre settimane fa, di libri ne avrei dovuti fare quattro, belli corposi e ne ho studiati due... Male.
Ho la più totale certezza che questo sarà il primo che non passerò e che sarò costretta a rifare, prima o poi, con la mente più libera e con meno caldo, ma dovrò rifarlo. Ad ogni modo c'è sempre una prima volta, no? E non tutte le prime volte sono piacevoli, ecco, essere bocciati non è piacevole! Dopo essermi disperata ed aver pensato di suicidarmi con l'arsenico come Emma Bovary, ho pensato che ci sono persone che vengono bocciate molto più di una volta allo stesso esame o addirittura persone che non sanno nemmeno cosa significhi fare un esame perchè non possono permettersi l'università e allora mi è passata un po' la stizza che mi ha fatto da ombra in questi giorni.
Ho alternato momenti di isteria totale pari alla bimba dell'Esorcista a momenti in cui sembravo un irrigatore automatico. Ho pianto così tanto e per le più grandi sciocchezze che ora, dopo una settimana di lacrime improvvise e violente, mi sento del tutto svuotata, stanca e con i dotti lacrimali in ferie. Credo che non sarò più in grado di piangere per un bel po', per questo oggi è iniziata la ridarella.
Domani andrò a fare un esame scritto, senza sapere quasi nulla, con l'unica sicurezza della bocciatura e, arrivata a questo punto in cui il dado è tratto, non me ne frega niente, non è un danno irrimediabile. E, passato l'esame, sarò ufficialmente in vacanza! Voglio concedermi una settimana di relax estremo a vedere serie TV, i film ispirati ai fumetti della Marvel per i quali ultimamente sto in fissa, andare al mare, poi dal parrucchiere ed infine sottopormi a una seduta dall'estetista per ritornare allo stadio di donna. Non mi piace rappresentare l'anello mancante darwiniano tra l'uomo e la scimmia.
Lo scopo di tutto questo è quello di partire per Roma assomigliando di nuovo a me stessa e non a una mia brutta copia.
Ah, ho anche intenzione di fare nuovi video, non solo quelli divertenti per il mio canale Youtube, ma ho intenzione di fare anche altro, qualcosa di un po' più serio, o almeno lo spero... Poi magari parlerò più in là di questi piccoli progetti che ho in mente.
Nel frattempo, tra i vari progetti senza senso che ho in mente, finalmente mi sto dedicando alla realizzazione del mio fumetto, devo solo trovare dei bravi fumettisti, perchè io ho provato a fare degli schizzi e sono piuttosto orribili. Di cosa dovrebbe parlare il fumetto? Di una supereroina un po' svampita ed imbranata che però a modo suo riesce sempre a cavarsela, il suo nome è Super H.
Sì, lo so, ho decisamente troppi alterego ormai, altro che sdoppiamento di personalità e bipolarismo, altro che maschere pirandelliane e Dr. Jekyll e Mr. Hyde, direi che ormai il livello è quello di Mort Rainey, il protagonista del film "Secret Window"... La follia più totale!
Però fare un fumetto mi piacerebbe davvero tanto, è uno di quei "sogni minori" che ho da sempre, probabilmente dovuto ai miei pomeriggi passati a guardare Disney Channel da bambina, in particolare Lizzie McGuire e il suo alterego che ogni tanto interveniva nei vari episodi. Ad ogni modo, se tra i lettori di questo blog ci fosse qualcuno particolarmente bravo a disegnare (ancora meglio se con il Cintiq), che magari fosse interessato a fare una cosa del tutto inutile e priva di guadagno, ma solo per divertimento, allora mi può contattare. Cercatemi in giro per il Web, mi trovate un po' dovunque!

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