Ammesso che la musica sia effettivamente una mia competenza...
Ad ogni modo torno a parlare di cinema, forse perchè non mi è capitato di recente di sedermi su quelle [s]comode poltroncine rosse a guardare qualche film o forse perchè in realtà di recente non ho visto film che erano degli di nota.
Sono tornata a Napoli e mi sono concessa di nuovo un pomeriggio al cinema ed ho visto "Giovani Ribelli". Il nuovo film con Daniel Radcliff. Cioè con Harry Potter... No, Daniel Radcliff.
La trama mi affascinava, insomma ci ho fatto la mia tesina di maturità su Jack Kerouac ed Allen Ginsberg. Una tesina incentrata sulla strada, non sul viaggio, sulla sregolatezza, su artisti maledetti, omosessuali, sulla droga e sull'alcool, sul superare i limiti; insomma, una tesina che mi ha fatto guadagnare gli sguardi sdegnati della commissione per tutto il tempo in cui l'ho esposta.
Allan Ginsberg era solo un autore marginale nella mia tesina, mi serviva per collegare Bob Dylan a Kerouac e alla strada, per cui non conoscevo bene la storia.
Il film è stato molto bello, anche molto cruento, ma bello. Mi ha sorpresa soprattutto l'interpretazione di Daniel Radcliff. Insomma, da Potterhead sono abituata a vederlo nei panni di Harry Potter, per cui devo ammettere che vederlo in un altro film mi ha un attimo destabilizzata, dal momento che mi sono rifiutata categoricamente di guardare The Woman In Black dato che era un horror e che quindi è il primo film che vedo con lui dopo la trasposizione cinematografica della saga della Rowling.
La sua interpretazione è stata un crescendo, inizialmente mi è sembrata abbastanza buona, poi man mano ho iniziato a considerarla decisamente buona. Credo che sia difficile interpretare un ruolo del genere, soprattutto quando la cicatrice a forma di saetta ti resterà impressa anche quando Harry Potter non esiste più. Soprattutto perchè dal fare magie è passato all'essere uno dei più importanti scrittori americani, con una vita sregolata, al limite di tutto, con un appassionato bacio omosessuale ed un molto esplicito rapporto con un uomo.
Qualcuno l'ha giudicato il nuovo "Carpe Diem", io non la penso allo stesso modo. Perchè "Giovani Ribelli" ti sbatte in faccia una storia vera, in tutta la sua crudezza, senza censure, trattando argomenti difficili come la droga, lo sballo e il sesso; argomenti che non erano per niente approvati da alcuni spettatori in sala chiaramente sdegnati.
A me invece, in tutta la mia probabile ignoranza cinematografica, il film è piaciuto così, crudo e reale. In fondo, senza tutto quello, senza la droga, l'alcool, la sregolatezza e tutto il resto, non sarebbe uscito fuori Allen Ginsberg, non ci sarebbe stato Jack Kerouac e tutta la Beat Generation.
Ciao Lou Reed.
Peeeerò! Che bel post! Chiaro, semplice, diretto! Mi ha messo voglia di vedere sto film! Magari, in quanto assidua frequentatrice di cinema e teatro, posso farne anche io una bella analisi! :)
RispondiEliminaComunque che periodo luttuoso per lo spettacolo, mamma mia D:
da ora in poi ci toccherà pensare che nessun day sarà più perfect e che i Velvet Underground rimarranno solo storia.
Rest in peace Lou!