Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

sabato 10 maggio 2014

Come quel paio di ballerine.

Essendo un pericolo per me stessa con il mio equilibro di Bambi sul ghiaccio, tendo ad evitare le scarpe alte. Sì, certo, ogni tanto le metto quando è un'occasione particolare e da qualche anno mi sono convertita almeno ai sandali che hanno una decina di centimetri di tacco, ma di solito non sono molto a mio agio su queste altezze.
Perciò, quando non è estate e non è un'occasione particolare, giro con le All Star o con gli anfibi, oppure in questi periodi, con le bamboline.
Sono molto carine ed indossate correttamente possono anche essere eleganti, ma hanno un difetto: all'inizio fanno un male allucinante.
Quest'anno, quando è scoppiata quell'anteprima di primavera - in anticipo -, ho dato un'altra possibilità a questo tipo di scarpe.
La prima volta che le ho indossate, sono tornata a casa che quasi piangevo dal dolore, avevo la morsicatura dietro entrambe le caviglie ed una quasi sanguinava. Una scena horror insomma.
Spesso le cose belle fanno male, ma non per questo smettono di essere belle.
Suonare il violino, ad esempio, è stata una delle cose migliori che abbia fatto nella mia vita, ma quando ho iniziato, senza aver mai toccato prima uno strumento e con le dita delicate, il dolore era forte e il suono era terribile, soprattutto quando non passavo la pece sull'archetto ed iniziavo a mettere il primo dito sul MI. Un rumore peggiore del gesso sulla lavagna.
Poi ho imparato, il suono è diventato prima accettabile e poi bello e alla fine mi si sono formati i calli da musicista e non importa che ora abbia smesso di suonare, resta comunque legato alla parte migliore di me.
Anche amare è una parte migliore di me e probabilmente di tutti. Amo incondizionatamente e questo inevitabilmente porta a soffrire; ci ho messo un po' per capire che donare tutta me stessa ad una persona - che sia un ragazzo o le amiche con cui sono cresciuta - significa innanzitutto rischiare. Rischiare che i muri che ho innalzato vengano distrutti da una Miley Cyrus impazzita che dondola su una palla demolitrice. Rischiare di voler a tutti i costi prima il bene di quella persona e poi il mio. Rischiare poi di soffrire.
Va bene così. Nel momento stesso in cui capisco di voler amare in quel modo, ne accetto anche le conseguenze. E ce ne sono state, forse mi hanno fortificata ed adesso col cazzo che Hannah Montana può rompere i miei muri così facilmente, ma forse mi hanno allo stesso tempo resta più fragile. Questo non significa che non rifarei esattamente la stessa cosa.
La rifarei comunque, allo stesso modo.
Per questo ho continuato a mettere quelle ballerine, ho capito che avrei avuto bisogno dei cerotti per poterle indossare ancora ma non le ho dimenticate in un angolo remoto della scarpiera. E alla fine le ferite si sono rimarginate ed ora che è passato del tempo, hanno persino smesso di fare male anche senza i cerotti, sono un po' più consumate, ma sono finalmente diventate comode e belle. Certo, dietro la caviglia ci sono ancora i segni della morsicatura e delle altre formatesi nel corso degli anni, ma semplicemente mi ricordano che, nonostante il dolore, si continua a camminare. Finchè non passa.
Per questo oggi ho comprato un nuovo paio di ballerine - rosse - ed ho preso anche i cerotti!
Per un attimo avete temuto che avessi improvvisamente deciso di diventare una fashion blogger, eh? Tranquilli, non ne sarei capace comunque. Nel caso però vi interessasse un blog del genere, vi consiglio vivamente Le baiser de la mode di due mie amiche che secondo me è davvero il top in materia!


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