Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

martedì 4 dicembre 2012

#SpecialeNatale 1 - Le ricette.

Come avevo annunciato nel post precedente, ho deciso di far partire una breve rubrica di circa quattro/cinque capitoli sul Natale, partendo da oggi. Giorno che mi sembra appropriato per iniziare una rubrica sul Natale, perché oggi è Santa Barbara e come si dice dalle mie parti, come Barbarea così Natalea... Insomma si sente che il proverbio non è proprio nordico, ma come tutti i proverbi della tradizione, ha un fondo di verità, infatti chissà per quale strano motivo, quasi sempre le condizioni atmosferiche nel giorno di Santa Barbara sono le stesse che poi si ripropongono il giorno di Natale!
E non potevo non iniziare questa rubrica se non con le ricette tipiche di Natale... (Scusate l'accavallamento dei non).
Prima di parlare appunto dei cibi che fanno il Natale, volevo ricordare che questa è una rubrica "interattiva", cioè se voi avete delle cose da dire riguardanti il Natale (qualsiasi cosa, del tipo quali sono le tradizioni della vostra città o le vostre tradizioni private; gli aneddoti; le storie che vi raccontavano da bambini sul Natale e chi più ne ha più ne metta) potete scriverle su Twitter usando l'hashtag #rennediNatale, oppure commentando sotto l'apposito stato della mia pagina Facebook (curlyaitch) dove potete dilungarvi un po' di più rispetto ai 140 caratteri di Twitter... Insomma, qualsiasi cosa abbiate voi da dire sul Natale, scrivetemela ed io sarò contenta di leggerle tutte e di riportarle nei vari appuntamenti della rubrica di Natale.
È risaputo che il periodo natalizio è il peggior nemico della dieta... perchè si tende a mangiare un po' di più del normale, facendo in molti casi un vero e proprio abuso soprattutto di dolci. Girando sul web mi sono resa conto che c'è una vera e propria polifonia di ricette tipiche, differenti non solo di paese in paese, ma anche, nel caso dell'Italia, di regione in regione, per cui elencherò qui quelle che mi hanno colpita di più...
Ultimamente su Twitter mi sono imbattuta in un tweet che ha attirato molto la mia attenzione: una dei miei followers a fine novembre aveva scritto qualcosa del tipo "Albero di Natale finito". Vi chiederete che cosa c'entra questa frase con le ricette natalizie... ebbene, twittando un po' con lei, mi ha spiegato che nella città dove vive lei in Puglia è tradizione fare l'albero e il presepe non l'otto dicembre come avviene in molti casi, bensì il 21 novembre, giorno della Bambinella e che subito dopo aver addobbato casa, è tradizione mangiare le focaccine fritte.
Invece il giorno di San Biagio, c'è una tradizione che mi fa molto sorridere, ovvero quella di mangiare un pezzetto di panettone - dolce tipico milanese - per prevenire il mal di gola. Tradizione che la famiglia di mio padre, essendo in parte milanese, ha portato qui a Napoli e che talvolta si ripeteva anche a casa mia, credo soprattutto perchè io ho da sempre sofferto di forti mal di gola, ma anche dopo aver mangiato il panettone a San Biagio, le mie tonsille continuavano a far male comunque.
Per quanto mi riguarda il cibo di Natale a me non fa alcun effetto, perchè non mi piace quasi niente di quello che c'è sulle nostre tavole: non mangio pesce e cerco di ridurre al minimo il mio consumo di carne e soprattutto alcuni tipi di carne non li posso nemmeno sentir nominare che mi sento male; non corro particolarmente dietro ai dolci, probabilmente in tutto me ne piacciono cinque e comunque tra questi non rientrano i dolci di Natale della cucina napoletana...
Per quanto riguarda gli struffoli però mi piace prepararli, ha un nonsoche di terapeutico e l'odore mi ricorda molto la mia infanzia, quando il pomeriggio della Vigilia di Natale mia madre ne preparava una quantità industriale mentre io ero seduta sulla poltrona nella penombra del salone illuminato solo dalle luci dell'albero a guardare i film di Natale.
Essendo invece particolarmente in sintonia con la cultura anglosassone, trovo particolarmente vicino ai miei gusti il cibo natalizio inglese-americano: anche se non mi piace il tacchino, soprattutto come lo fanno loro con il miele, lo riesco a mangiare molto più di alcuni piatti che ogni anno mi sforzo di mangiare, ma soprattutto impazzisco per i brownies che sono di sicuro il mio dolce preferito in assoluto e per l'Eggnog, una bevanda zuccherina che mio padre mi ha sempre portato dalla base americana perchè, che io sappia, non si trova in Italia e che però è sempre stata presente nei miei Natali: la bevanda originale è fatta da uova, latte, zucchero e dei liquori, infatti è molto alcolica e la si beve per riscaldarsi dal freddo, ma esiste anche una versione per bambini, che è quella che io ho sempre bevuto e che trovo decisamente deliziosa, anche se bisogna berne in piccole dosi perchè troppa poi può disgustare.
Insomma, questi sono solo alcuni piatti tipici che si usa mangiare in giro per l'Italia e non; per quanto mi riguarda il pranzo perfetto di Natale è composto da antipastini all'Italiana, tortellini alla bolognese, carne arrostita con un contorno leggero e i brownies...
E per voiù? Cosa vorreste mangiare a Natale, quali sono le tradizioni culinarie della vostra città? Fatemelo sapere in un commento qui sotto oppure usate l'hashtag #rennediNatale su Twitter scrivendomi le vostre storie, le vostre tradizioni, gli aneddoti e tutto quello che riguarda il vostro Natale.

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