Nell'immaginario collettivo vivere da soli è sinonimo di tanti aspetti positivi, significa essere adulti e quindi poter fare ciò che si vuole.
Quante volte abbiamo affermato che a diciott'anni saremmo andati via di casa?
Ci lasciamo affascinare dall'idea di non avere nessuno che ci dica cosa fare, quando farlo e in che modo farlo; dalla possibilità di poterci rimpinzare di schifezze; di poter andare a dormire all'orario che ci pare, magari restando fino a tarda notte davanti al computer, a leggere o a fare altro, senza che nessuno abbia qualcosa in contrario, semplicemente perchè nessuno lo saprebbe; ci stuzzica l'idea di poter lasciare tutto in disordine e di piegare i vestiti nell'armadio come ci pare e piace e sticazzi se la piega è fatta male o se li indosseremo stropicciati la prossima volta; possiamo vestirci come vogliamo, mettere tacchi alti pur essendo inappropriati; ci lasciamo eccitare dalla possibilità di poter portare chiunque a casa, di fare sesso con tranquillità e di non avere la fretta e la paura di essere scoperti da un momento all'altro, o semplicemente di poter alzare il gomito e vomitare sullo zerbino d'ingresso senza la preoccupazione della partaccia il giorno dopo.
Sì, detto così, sembra tutto molto figo. Ma crescere è una faccenda complicata, figuriamoci l'indipendenza!
Nei nostri pensieri più nascosti e proibiti non mettiamo mai in conto gli aspetti negativi e ancora di meno le cose più banali. L'indipendenza è divertente solo per i primi sette giorni, forse anche meno.
Nessuno pensa mai a quanto sia scocciante dover fare la spesa, passare momenti interminabili tra gli scaffali di un supermercato affollato che caccia fuori le caratteristiche più negative delle persone e dover scegliere cosa comprare, cosa cucinare, come cucinarlo... Non si può vivere solo di pizza, patatine e gelato, per quanto buoni, dopo un po' stancherebbero.
Nei nostri vagheggiamenti sulla vita da soli, non pensiamo che dopo una giornata stancante, non troveremo un bel piatto caldo già pronto in tavola, o la casa pulita, nè tantomeno qualcuno che ci lavi i vestiti... Ma dovremo pensare noi a fare tutto questo.
La realtà è che dobbiamo fare i conti con la nostra cucina, che fa schifo. Che la lavatrice ha dieci programmi diversi, per capi diversi e lavaggi diversi e che i simboli affiancati ai numeri dei vari programmi potrebbero essere uno scherzo di cattivo gusto di qualche studioso di geroglifici di chissà quale civiltà preistoria. Che l'idea di tornare a casa ubriachi e vomitare sullo zerbino, non è poi tanto gloriosa considerando la prospettiva di doverlo pulire. Che il silenzio è così assordante che qualsiasi rumure, persino l'acqua che sgocciola nel lavandino, ci sembrerà inquietante. Che se avete preso l'influenza, non c'è nessuno che ci prenderà la medicina giusta e si sorbirà con pazienza le nostre lamentele fin quando non l'avremo presa, ma dovremo uscire noi a prenderla anche se non ci sentiamo bene.
Per questo, quando qualche mio coetaneo se ne esce con frasi del tipo "Vivi da sola? Che figata!", ho lo stesso temperamento di un toro al quale viene sventolato in faccia un telo rosso...
Certo, vivere da soli ha i suoi lati vantaggi e poi mettere i tacchi alti, la libertà di fare sesso e il fatto che i tuoi non ti stiano addosso, in fondo... non è affatto male. Ma tra tutti gli aggettivi che potrei dare alla "tanto agognata" indipendenza, di sicuro non sceglierei figata.
Per questo, quando qualche mio coetaneo se ne esce con frasi del tipo "Vivi da sola? Che figata!", ho lo stesso temperamento di un toro al quale viene sventolato in faccia un telo rosso...
Certo, vivere da soli ha i suoi lati vantaggi e poi mettere i tacchi alti, la libertà di fare sesso e il fatto che i tuoi non ti stiano addosso, in fondo... non è affatto male. Ma tra tutti gli aggettivi che potrei dare alla "tanto agognata" indipendenza, di sicuro non sceglierei figata.
:) le considerazioni più belle che abbia mai letto sul vivere da soli. Ah, noi fuorisede. La bella e la brutta vita in costante lotta.
RispondiEliminaVeramente complimenti tesoro, condivido assolutamente!
Grazie mille! So che tu più di chiunque altro mi puoi capire...
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