Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

lunedì 28 dicembre 2015

Note dell'iPhone, 16/10/2015

Seduta sulla nostra panchina. Sì, la chiamo ancora "nostra", nonostante siano passati due anni e tre mesi esatti da quando abbiamo condiviso quei pochi minuti seduti insieme qui; ironia della sorte, non l'ho fatto di proposito a sedermici proprio oggi, semplicemente sono in attesa, come al solito. In realtà non dovrei comunque chiamarla così, siamo stati seduti su quella panchina venti minuti al massimo, il tempo di restare abbracciati e lasciare che i nostri occhi - entrambi scuri come il caffè - parlassero per noi.
Ci sono passata tante volte, sia prima che dopo quel giorno, d'altronde questa è una delle strade che percorro di più in assoluto a Napoli e ogni volta mi ricorda te, provocando un dolore sordo che col tempo ha iniziato a fare meno male, ma ritorna nei momenti più inaspettati, come una vecchia frattura quando cambia il tempo.
La "nostra" panchina, perché all'epoca avevo grandi speranze riguardo un "noi", speranze che poi, proprio come nel romanzo di Dickens, si sono se non dissolte almeno assopite; forse anch'io come Pip che alla fine incontra Estrella insieme ad un altro ed è felice per lei, un giorno ti incontrerò con un'altra e non farà più male, nonostante non sia mai stata davvero tua. In fondo Dickens è stato lo scrittore del "vero", magari ha ragione.
Ma per il momento non sono tanto fortunata, la tua assenza è sempre troppo più presente delle tue presenze e io vorrei parlarti raccontandoti com'è andata la mia giornata e sapere com'è stata la tua, sorridere quando con il tuo umorismo tagliente critichi qualcosa ed alzare gli occhi al cielo - divertita - quando sei assolutamente sicuro di aver ragione, così dolcemente presuntuoso. Vorrei non dover pensarci a lungo prima di inviarti un messaggio, per poi decidere di cancellarlo ancora prima di premere invio perché tanto non avrebbe senso; vorrei non aver paura di disturbarti, sempre e vorrei sorridere molto più spesso ricevendone uno tuo e ormai accade sempre più di rado, senza più la dolcezza dei tuoi "buongiorno" e "buonanotte piccola H". Vorrei ricevere ancora quegli sguardi che forse ora rivolgi alle tue amiche, ad un'estranea dai capelli blu che incroci per strada o ad una tua collega di università e vorrei non essere così gelosa per questo. Ma soprattutto ti vorrei nella mia vita, cazzo quanto ti vorrei.
Per ora resto seduta qui ancora un po', a ricordare il nostro primo bacio e il primo bacio in assoluto per cui io abbia davvero provato qualcosa; e mi sembra quasi di sentire la pressione delle tue labbra sulle mie, la nostra indecisione che poi sfociò in passione escludendo tutto il resto al di fuori di noi. Mi sembra ancora di sentire te.

Nessun commento:

Posta un commento