Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

martedì 12 giugno 2012

Che i giochi abbiano fine.

È passata quasi una settimana dal mio soggiorno bolzanese, anzi, precisamente in parte dell'Alto Adige. Mi sono innamorata di questa regione, dei suoi colori, delle Dolomiti che la circondano, del tedesco come prima lingua anzichè l'italiano che mi dava la sensazione di essere all'estero, del verde degli alberi che sembra espandersi all'infinito e spero di tornarci presto. Sia a Merano che non ho avuto la possibilità di girare per bene, ma anche a Bolzano che è davvero molto bella e immagino che nel periodo natalizio sia un vero spettacolo per i mercatini di Natale e l'atmosfera nordica che la contraddistingue.
Dopo questo viaggetto con mio padre tra l'Emilia, l'Alto Adige e poi di nuovo in Romagna per una bella passeggiata a Rimini conclusa con un ottimo cassone in Piazza Fellini, ho deciso di prendermi un po' di pausa prima di riprendere a studiare, devo ammettere che con questo caldo la mia voglia di studiare si vaporizza...
Così prima di dedicarmi a qualsiasi altra attività, ho deciso di finire di leggere la saga di Hunger Games.
Dopo aver letto I Pilastri Della Terra che avevo comprato ques'estate in Sicilia per far fronte alla noia sotto all'ombrellone, non ho più trovato qualcosa di davvero avvincente, così ho iniziato a leggere di tutto, dagli ingredienti del mio shampo ad una quantità eccessiva di letteratura, ho ripreso Pirandello che due anni fa avevo detestato con passione ed ora dopo averlo studiato mi è piaciuto, ho letto Orwell e Joyce ed immagino l'espressione sconvolta della mia professoressa di inglese perchè non li ho mai letti quando dovevo per la scuola, ho provato a leggere di nuovo Madame Bovary, ma ancora una volta mi sono fermata al terzo capitolo prima che l'idea di suicidarmi con l'arsenico si impossessasse di me per la noia, ho letto 10 Regole Per Far Innamorare, che è molto carino, ma purtroppo è breve e quindi in due ore l'ho finito ed ogni volta che mi sono trovata a La Feltrinelli, iniziavo a leggere qualcosa di nuovo che poi non ho mai portato a termine perchè non mi attirava. Poi ho trovato, quasi per caso, Hunger Games, all'inizio mi sembrava la versione moderna e più fantasy di 1984 di Orwell, poi durante una delle mie tante passeggiate in libreria, ho iniziato a sfogliarlo e in poco tempo mi ero già ritrovata a un quarto del libro.
Poi dopo un lungo periodo tra il primo e gli altri due, sabato scorso ho iniziato a leggere La Ragazza Di Fuoco e domenica sera ho comprato Il Canto Della Rivolta... Per quanto riguarda il secondo credo di poter affermare che sia ancora più bello del primo, pieno di colpi di scena e ancora più scorrevole (tanto da finirlo in poche ore), poi ho cercato di protrarre il più a lungo possibile la fine dell'ultimo, la fine dei giochi, non è stato forte come i primi due, ma è stato sicuramente molto bello anche questo, infatti adesso sto ancora asciugando casa per le lacrime.
Credo che Hunger Games, possa davvero essere messo allo stesso livello di Harry Potter (i miei libri preferiti), Suzanne Collins ha una penna meravigliosa, una fantasia incredibile ed ha scritto una saga davvero eccezionale.
Adesso c'è il vuoto che accompagna sempre la fine di un bel libro, mi manca Katniss, Peeta, Cinna, Prim, Haymitch e tutti gli altri personaggi... Mi manca l'arena e i suoi ventiqauttro tributi. Mi mancano gli Hunger Games.

Nessun commento:

Posta un commento