O almeno per quanto mi riguarda è così. Ho sempre sognato molto e i miei sogni migliori sono quelli che faccio ad occhi aperti.
Forse questi miei film mentali da Oscar derivano dal bellissimo lavoro che fa mio padre, che è un musicista e che ha fatto della sua passione il suo lavoro, così mi sono trovata involontariamente proiettata in un mondo meraviglioso in cui la maggior parte delle persone sono spettatori, mentre io sono un'ospite che vorrebbe diventare protagonista. È un mondo bello, ma anche molto duro e complicato dove spesso vige la legge della giungla, ma io non riesco ad immaginare nient'altro per il mio futuro.
Comunque questo mi porta a scontrarmi continuamente con un mondo che va troppo veloce per seguire i propri sogni e spesso le persone - anche quelle a me più vicine - credono che io sia una pazza, una che crede così tanto nei propri sogni che rischia di perdere di mano la realtà.
Questo è il motivo per cui la scelta di iscrivermi ad una facoltà che si trova a circa 600 chilometri dalla mia città è stata "condannata" dalle persone attorno a me; "è stata una follia andare al DAMS di Bologna, è una facoltà che non ti porterà a niente, cosa pensi di fare una volta laureata?"
Ecco, queste sono state le frasi che negli ultimi mesi ho sentito più spesso e che mi fanno rabbrividire. Ora, tralasciando che per alcuni problemi a Bologna ci sono rimasta solo un mese ed ora sto studiando da fuori sede sperando di poter tornare il prossimo semestre, ma io ho seguito il mio sogno, ho avuto il coraggio di fare quello che mi piace veramente e in un paese dove nemmeno i laureati in "facoltà importanti" riescono a trovare posto, è molto più apprezzabile seguire le proprie passioni piuttosto che passare il resto della vita a fare qualcosa che non è appagante. Questo, però, sempre secondo il parere di un'inguaribile sognatrice.
Conosco persone che hanno dei grandi talenti o dei grandi sogni, ma hanno scelto un campo che non fa per loro (e che forse detestano anche) solo con la speranza di trovare lavoro più facilmente, quindi per quarant'anni faranno qualcosa che li renderà frustrati ed infelici. Sì, è vero, potrei non trovare lavoro e finire a fare anche io un lavoro che non mi piace, ma potrò dire di averci provato.
Ad ogni modo sono sicura che se si crede fermamente nei propri sogni, se si persevera nonostante si ha il mondo contro, alla fine si ottiene ciò per cui si ha tanto lottato. E ci sono infiniti esempi che lo dimostrano: Marie Curie, Luciano Ligabue, Neil Armstrong, Rosario Fiorello, Cenerentola... D'accordo, forse Cenerentola che canta "I Sogni Son Desideri" è sorpassata, ma aveva dannatamente ragione! E poi alla fine ha ottenuto quello che voleva: delle scarpe bellissime che aveva solo lei e che tutte le donne le invidiavano... e anche il principe.
Quindi ecco il mio consiglio (per quel poco che può valere)... Se avete un sogno - qualsiasi esso sia, dal diventare speaker radiofonici all'essere grandi ricercatori e perchè no, va bene anche se volete diventare tronisti ad Uomini e Donne, tanto ormai non mi scandalizza più niente - fate di tutto per realizzarlo, anche se persino le persone che dovrebbero sempre appoggiarvi vi sono contro e non lasciatelo mai in quel cassetto dimenticato, che nei cassetti ci si mette la biancheria, per i sogni ci sono posti migliori!
Nessun commento:
Posta un commento