Helda meaning.

Helda /ˈɦeld̪a/: antico nome germanico che significa "guerriera".

lunedì 19 marzo 2012

Festa del papà.

Di cosa potevo mai parlare in questo lunedì 19 marzo? Potevo parlare della nuova stagione di Formula 1, iniziata ieri in Australia; oppure recensire qualche film uscito al cinema questo weekend o forse della benzina che è quasi arrivata a due Euro al litro... E invece, ho scelto un argomento banale - un campo di cui mi intendo molto - di cui hanno già abbondantemente parlato tutti prima di me.
Ho avuto così tante cose a cui pensare, alcune importanti, altre meno, che l'ho totalmente dimenticata... Poi stamattina la sveglia del mio cellulare ha iniziato a suonare "Knocking On Heaven's Door" cantata da Avril Lavigne e mi sono svegliata con un blocco allo stomaco, così ho pensato che forse ieri sera alla festa dei cinquant'anni di mia zia, ho esagerato con gli antipasti; poi ho realizzato: è la festa del papà. E, come ogni anno, ho dimenticato di fargli il regalo e quindi mi presenterò con la solita scatola di cioccolatini.
La mia domanda è, qual è il regalo perfetto per l'occorrenza? Tralasciando che è già difficile fare regali ai papà perchè hanno sempre gusti difficili, il mio ancora più degli altri...
In questi giorni mi è capitato di vedere di tutto per l'occasione, dalle targhette con sopra scritte frasi sarcastiche sul papà e la sua carta di credito, ai bigliettini più o meno divertenti, fino ad arrivare ad una ripetizione di un oscar su cui, anzichè trovare la categoria cinematografica vinta, c'è scritto "al miglior papà"... Ero decisa a comprarlo, poi il commesso mi ha guardato con un sorriso angelico e mi ha detto che costava trenta Euro... manco fosse l'Oscar originale vinto dai fratelli Lumiere, ammesso che ne abbiano vinto uno.
Quando si è piccoli è tutto più facile, c'è la mamma che ti ricorda di fargli gli auguri e le maestre delle elementari che impongono di fare lavoretti orribili. Ricordo queste occasioni con terrore, sono sempre stata una pippa totale sia a disegnare che a creare qualsiasi cosa, se si aggiunge che la mia maestra credeva che noi fossimo dei "piccoli Michelangelo" e ci chiedeva di realizzare lavoretti assurdi (peggio di Art Attack), usando la pasta, le conchiglie, le foglie, le mollette di legno e qualsiasi altra cosa le venisse in mente, allora potete immaginare il trauma che ancora adesso mi porto... ricordo che alla fine di quelle otto lunghe ed angoscianti ore, tornavo a casa con il lavoretto più brutto di tutta la scuola (tipo caso umano), le mani impastate di colla e il grembiule che che da blu era diventato più colorato dei vestiti dei Teletubbies messi insieme.
Quindi eviterei anche i regali fai-da-te dell'ultimo minuto; al massimo potrei cantargli una canzone o fargli un video divertente che posterei su Youtube (e in questo sono brava), e probabilmente gli piacerebbe di più di altre cose che finirebbero nel suo armadio stile Narnia oppure diventerebbe cibo per il suo cane...
Buona festa del papà a tutti i papà del mondo, ma soprattutto al mio.

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