Cinque anni tremendi, faticosi, in cui spesso ho pensato di non farcela, eppure sono passati, forse troppo velocemente aggiungerei adesso a quasi un anno da quando tutto è finito... Ma soprattutto, i cinque anni più belli e incredibili della mia vita.
Era cominciata come una delle mie tante scelte sbagliate; perchè il linguistico? Perchè alle medie ero la più brava in inglese o forse perchè la scuola era vicina a casa mia ed era comodo, oppure solo per seguire un'amica... un'altra delle tante amiche perse per la strada.
L'inizio è stato traumatico, ecco, forse avevo sbagliato la scelta - corsi e ricorsi storici -, non mi trovavo nella mia classe, ero troppo educata rispetto agli altri, ero ancora una volta un pesce fuor d'acqua... Poi tutto è cambiato o forse io sono cambiata, sono cresciuta... Ecco cosa significa la maturità insomma, non è solo un esame traumatico - il peggiore della vita -, ma è anche crescere, diventare adulti, cambiare... E io quasi non trovo più nessuna somiglianza tra me e quella ragazzina indecisa che alla fine del 2006 aveva iniziato il liceo.
Credo che gli anni delle superiori siano fondamentali, perchè per quanto siano difficili, interminabili... aiutano tantissimo a formarsi. Io ho avuto la fortuna di trovarmi in una classe abbastanza compatta - apparte alcuni elementi -, e questo l'ho capito forse troppo tardi, e dei professori competenti a cui devo molto... e anche questo l'ho capito dopo.
Gli ultimi tre anni sono stati i più terribili, ma anche quelli che ricordo con il magone alla gola e ritrovandomi lì, con quei professori, in quell'aula e in quell'edificio, un effetto strano me l'ha fatto.
Ci hanno caricato di libri, di argomenti su argomenti da studiare tutti insieme, di interrogazioni stressanti e compiti anche peggiori, eppure ricordo tutto quello che ho studiato e soprattutto riesco a sopportare il peso di libri enormi da studiare per gli esami all'università. Insomma, se adesso ho questa cultura di base abbastanza vasta da permettermi di spaziare su più argomenti, se parlo in un certo modo o se scrivo (e qui è incluso anche il motivo per cui ho aperto un blog), è grazie a quei prof un po' troppo esigenti.
Se ripenso a questo periodo di un anno fa, mi vengono ancora i brividi, la quinta è stata assurda e a maggio avevamo tantissime interrogazioni, l'ansia per la tesina e l'esame che incombeva e mai avrei immaginato di poter dire... sì, in effetti la scuola un po' mi manca.
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